News

Antonio Ricci, Dori Ghezzi e Gerry Scotti al gran finale di Ottobre De André tra Fieui di Caruggi e Trafficanti di Sogni: ad Albenga il Teatro Ambra è gremito per aiutare la Comunità di don Gallo

Antonio Ricci, Dori Ghezzi e Gerry Scotti al gran finale di Ottobre De André tra Fieui di Caruggi e Trafficanti di Sogni: ad Albenga il Teatro Ambra è gremito per aiutare la Comunità di don Gallo

Antonio Ricci, Dori Ghezzi e Gerry Scotti al gran finale di Ottobre De André tra Fieui di Caruggi e Trafficanti di Sogni: ad Albenga il Teatro Ambra è gremito per aiutare la Comunità di don Gallo

C’era tempesta quella notte. Mare mosso, forza sei. Pescare a piene mani dal testo di «Susan dei marinai» serve a descrivere la vitalità ebbra di mare, musica e poesia di Ottobre De André, caleidoscopica manifestazione artistica che da quattordici edizioni si svolge ad Albenga. La sera di sabato 26 ottobre 2024 è calato il sipario sul festival durato un intero mese e ideato da Gino Rapa con Antonio Ricci a fare gli onori di casa e gli instancabili Fieui di Caruggi a oliare tutti gli ingranaggi, durante un gran finale che ha visto Michele interpretare proprio il brano scritto dal cantautore genovese nato nel 1940 e scomparso 25 anni fa. Dori Ghezzi è la garante e madrina dell’appuntamento che si svolge al Teatro Ambra tra le performance dei Trafficanti di Sogni e di molti amici di Faber come Jo Squillo, Maurizio Vandelli e Gerry Scotti.

Nonostante un’allerta meteo passata da gialla ad arancione durante il pomeriggio, tutto si è svolto come da programma con la collaborazione di istituzioni locali e Protezione civile: il pubblico ha partecipato lasciando un’offerta che viene interamente devoluta alla Comunità San Benedetto al Porto. E va sottolineato che gli organizzatori di Ottobre De André – il cui tema principale nel 2024 è stato «La nostalgia» – non trattengono neanche le spese per l’organizzazione. La Comunità è stata fondata da don Gallo quasi cinquant’anni fa, per aiutare chi ha problemi di tossicodipendenza o convive con gravi disagi di natura diversa e attualmente può contare anche su un ristorante gestito da alcuni giovani che si chiama «La lanterna» e si trova proprio vicino al porto di Genova.

Alberto Bertoli è l’ospite inatteso che, interpretando con timbro pieno e caldo «Pescatore», «Eppure soffia» e «A muso duro», rende omaggio al padre Pierangelo e viene accolto dall’ovazione del pubblico mentre il già citato Michele, accompagnato da Franco Fasano e Mauro Vero (i Trafficanti di Sogni), si abbandona alla struggente poesia di «Ma se ghe pensu», interpretata a gran voce anche dagli spettatori.
Ad animare la serata sono state le sciabolate ironiche di uno degli anfitrioni, quell’Antonio Ricci che non si scorda mai di tenere vivo il legame con la sua città natale e il fuoco del ricordo di Faber, oltre alle verve istrionica di Gino e alla passione di quella che è senza dubbio un’icona della Comunità di San Benedetto al Porto: Lilli. La donna ha affrontato il viaggio da Genova ad Albenga sotto una pioggia battente per portare la sua testimonianza, ricordare don Andrea Gallo portando il ringraziamento dei ragazzi della Comunità per l’aiuto che ricevono dai Fieui di Caruggi e concedersi un caloroso abbraccio con Dori Ghezzi.

Ma va sottolineato quanto la partecipazione del pubblico si sia fatta sentire anche durante i racconti di un altro mattatore di serata, Gerry Scotti, che si è commosso ricordando il duro lavoro del padre operaio tipografo del Corriere della Sera. E il conduttore di Striscia la notizia e La ruota della fortuna ha introdotto sul palco la giovanissima Marta Viola, la quindicenne vincitrice del talent show Io canto Generation che ha sfoderato tutto il suo talento esibendosi in «Come saprei».
Folate di nostalgia dolcissima anche alla comparsa di un trascinante Maurizio Vandelli che è stato accompagnato dal coro del pubblico durante l’interpretazione di «Un’avventura», «29 settembre», «Io ho in mente te». E poi un salto dai Sessanta agli Ottanta con lo show di Jo Squillo che accompagnata da Michelle Masullo ha cantato e ballato uno dei suoi grandi successi, la bandiera «Siamo donne» – cui è arrivata dopo un percorso originale e un’esperienza con la prima band punk femminile d’Italia, le Kandeggina Gang – e ha parlato della Onlus da lei creata, Wall of dolls, a sostegno delle donne in difficoltà o in condizioni di pericolo .

E quindi «Getta le tue reti/buona pesca ci sarà/E canta le tue canzoni/che burrasca calmerà»: rubando i versi a «Pescatore» di Pierangelo Bertoli approdiamo ad altre scene, quelle di una canzone che ha il titolo quasi gemello. «All’ombra dell’ultimo sole/s’era assopito un pescatore/Aveva un solco lungo il viso/come una specie di sorriso». Così, tra i raggi di sole e le luci di umanità che «Il Pescatore» di De André fa brillare, si è chiuso questo Ottobre in suo nome che già apre i cantieri per costruire l’edizione 2025.

Ultime News

tutte le news