Stasera a Striscia la notizia prosegue l’inchiesta ribattezzata “Candidopoli” e, in particolare, sulla lista “L’altra Italia”.
Quello che sta venendo alla luce è un vero e proprio “sistema” che prevede liste presentate a macchia di leopardo in tutta Italia con candidati in massima parte provenienti da un unico comune pugliese e spesso a loro insaputa.
Pinuccio è andato in Liguria e più precisamente ad Aquila D’Arroscia (IM). Tullia Cha, il primo cittadino del Comune ha raccontato: «Un signore e una ragazza hanno presentato la lista. Sono arrivati di notte e sono rimasti davanti al comune sino a quando non abbiamo aperto alla mattina».
Anche in questo caso le persone presenti nell’elenco sono di San Paolo di Citate (FG), lo stesso comune d’origine di altri candidati inseriti nella lista “L’altra Italia” presentata, per esempio, alle elezioni di Posina, nel vicentino.
Striscia ha intervistato Luigi D’Amico, candidato a sua insaputa nel Comune ligure: «Sono un semplice lavoratore. Aquila D’Arroscia non so nemmeno dov’è. Non ho mai firmato niente e non conosco il partito».
Gli fa eco Stella Murolo, vittima anche lei del “sistema” “L’altra Italia” e inserita suo malgrado nella lista presente nelle elezioni del comune in provincia di Imperia: «Non ho mai firmato la candidatura. Hanno coinvolto anche i miei famigliari, che non sapevano assolutamente nulla».
Chissà cosa avranno da dire stavolta gli esponenti della lista “L’altra Italia” che la settimana scorsa addirittura manifestavano a Roma, minacciando querele per Striscia?