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Una concorrente di Pechino Express odia i poveri

Una concorrente di Pechino Express odia i poveri

Una concorrente di Pechino Express odia i poveri

«Dovrebbero bruciare all’inferno», dichiarava in una diretta Instagram a fine 2022 l’avvocata Alessandra Demichelis nel cast del reality in onda su Sky Uno. La clip è diventata virale e sta scatenando il web.

«I poveri dovrebbero bruciare all’inferno», è la frase pronunciata dall’avvocata Alessandra Demichelis, concorrente di Pechino Express 2023, in una diretta Instagram notturna insieme a un amico. La clip è apparsa alla fine del 2022 sulla pagina social Dc Legalshow, dove la legale di Torino ostenta di continuo la sua passione per il lusso e la bella vita. Ora la dichiarazione di Demichelis ha ripreso a circolare sul web e sta creando una bufera mediatica intorno alla 34enne del cast del reality in onda su Sky Uno.

Nella diretta la legale (che partecipa a Pechino Express in coppia con l’altra avvocata Lara Picardi) è in macchina con l’amico Franco, un imprenditore piemontese di vino che durante il collegamento con i follower dice: «Siamo arrivati in questo posto e c’erano solo escort e poveri, la cosa mi ha esaltato tantissimo». Demichelis allora ribatte: «Ti ha esaltato la presenza dei poveri? Che schifo!». Allora Franco puntualizza: «No, aspetta, nello stesso orario mi hanno rigato la Porsche». E qui arriva la frase più forte che ha scatenato la bagarre mediatica: «No ragazzi, fa veramente schifo questa cosa, i poveri dovrebbero bruciare all’inferno».

Pechino Express, lo scontro di Demichelis con Giorgia Soleri

Di Francesca Demichelis si era già parlato in occasione della conferenza stampa di presentazione della X edizione di Pechino Express. In occasione dell’evento la donna ha avuto un diverbio con la coppia “Le Attiviste” composta da Giorgia Soleri e Federica Fabrizio. Il tema dello scontro è stata la scelta di Demichelis e la sua compagna di viaggio Lara Picardi di farsi chiamare “Gli Avvocati” al posto di “Le Avvocate” o “Avvocatesse”. «Mi sembra inutile nel 2023 iniziare a battersi per farsi chiamare avvocate o avvocatesse. Il termine avvocate esiste da sempre nello Zingarelli, di conseguenza è assurdo che nel 2023 ci sia questa lotta femminista. Con tutti i problemi che ci sono dobbiamo davvero soffermarci su queste battaglie?», ha risposto Demichelis. Una risposta che non è piaciuta alle due antagoniste, che hanno replicato di non capire il bisogno di «cambiare la desinenza di genere».

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