Drive In festeggia 40 anni (la prima puntata della mitica trasmissione andò in onda su Italia 1 nel 1983) e per l’occasione torna eccezionalmente in tv. Alcuni dei protagonisti saranno ospiti a Striscia la notizia a partire da lunedì 25 dicembre, dando vita a un inedito crossover tra i due più famosi programmi di Antonio Ricci. I conduttori Ezio Greggio (anche lui star di Drive In) ed Enzo Iacchetti, accoglieranno alcuni interpreti del rivoluzionario varietà degli anni Ottanta e, insieme, faranno rivivere le gag più famose. Da Nino Formicola, il Gaspare del duo Gaspare e Zuzzurro (ospite il 25 dicembre), a Carlo Pistarino (26 dicembre), da Edoardo Romano e Mirko Setaro dei Trettré (27 dicembre) a Francesco Salvi (28 dicembre), fino a Massimo Boldi (30 dicembre), protagonista di Bold Trek, parodia di Star Trek. I festeggiamenti proseguiranno con l’anno nuovo: il 1° gennaio l’ospite d’onore sarà la cassiera del Drive In Carmen Russo, il 5 arriverà la professoressa Olga Durano, mentre il 6 toccherà alla coppia Enrico Beruschi e Margherita Fumero. E tanti altri ancora.
Andato in onda su Italia 1 dal 1983 al 1988, Drive In – recentemente definito in un convegno in Università Cattolica “la trasmissione che ha cambiato la storia della tv” – era una caricatura delle abitudini degli italiani e della società dell’epoca, un programma comico e satirico che ha irriso e messo alla berlina protagonisti, mode e personaggi di quegli anni. Una parodia dell’Italia del riflusso, dell’edonismo reaganiano e della Milano da bere. Trasmissione divenuta un cult della televisione, ha lanciato alcuni dei comici italiani oggi tra i più celebri.
Federico Fellini, Umberto Eco, Giovanni Raboni, Beniamino Placido, Oreste Del Buono, Omar Calabrese, Luciano Salce, Lietta Tornabuoni, Maurizio Cucchi, Angelo Guglielmi e tanti intellettuali e artisti dell’epoca definirono Drive In «la trasmissione di satira più libera che si sia vista e sentita per ora in tv» e «l’unico programma per cui vale la pena avere la tv». Drive In è stato descritto da Antonio Ricci come «una macedonia di generi, una via di mezzo tra sit-com, varietà, effetti speciali, satira politica, parodie, gag, barzellette, tormentoni».