Le grandi eccellenze milanesi continuano a essere protagoniste a Striscia la notizia. Ospite di questa settimana Roberto Vecchioni, il professore della musica italiana.
Nato a Carate Brianza nel 1943, la sua carriera ha inizio come autore per grandi cantanti come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi e Gigliola Cinquetti, prima di proporsi per la prima volta come interprete nel 1971 con la celeberrima “Luci a San Siro”.
Il successo presso il grande pubblico arriva pochi anni dopo con “Samarcanda”, suo manifesto sull’ineluttabilità del destino, cui fanno seguito più di venti album e altrettante raccolte vendendo oltre otto milioni di copie.
Nel 2011 partecipa e trionfa al Festival di Sanremo con “Chiamami ancora amore”, brano che gli è valso anche il premio Mia Martini della critica e quello della sala stampa, che si aggiungono ad altri prestigiosi riconoscimenti come i due premi Tenco alla carriera, l’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano e la nomina a Cavaliere Ufficiale della Repubblica.
Nel frattempo, prosegue nella sua attività con i giovani. Dopo aver insegnato latino e greco per oltre trent’anni nei licei, è passato alla formazione universitaria presso diverse facoltà italiane e straniere.
In questi ultimi giorni ha fatto discutere la sua scelta di distribuire “L’infinito”, il nuovo album, esclusivamente su cd e vinile, senza streaming e download. Una decisione in controtendenza che rappresenta il volere di Vecchioni di non trattare la musica come mero prodotto di consumo. Nonostante questo, “L’infinito” ha ottenuto il disco d’oro, con 25mila copie vendute in due mesi.
Nell’album anche un duetto con Francesco Guccini, “Ti insegnerò a volare”, brano ispirato ad Alex Zanardi. Intervistato da Ficarra e Picone a proposito della prestigiosa collaborazione, Vecchioni ha dichiarato: “E’ stato difficile tirarlo giù dalla montagna. Ma siamo amici da 50 anni, non poteva mancare in questo disco in cui si parla di vita. Mai abbattersi. Le ali per volare bisogna sempre averle”.