"La Voce della Veggenza" non è solo il titolo della 36esima edizione di Striscia la notizia. È una realtà che - soprattutto per quanto riguarda il Festival di Sanremo - viene da molto lontano. Negli anni, Striscia la notizia ha utilizzato metodi diversi per comunicare la stessa verità: prima della finale, ecco chi avrebbe vinto il Festival. Come è possibile? Qual è il segreto della veggenza?
Il 1990 è un anno d’oro per le previsioni di Striscia: il 2 marzo Ezio Greggio annuncia in studio a Raffaele Pisu che il vincitore della categoria delle Nuove Proposte della 40esima edizione del Festival di Sanremo sarà Franco Fasano. Poi, però, Pisu corregge il pronostico del collega e fa il nome di Marco Masini. E sarà proprio lui a trionfare. Nella puntata del 3 marzo, i due conduttori azzardano ancora di più, rivelando in anteprima assoluta i nomi dei primi tre classificati, in ordine: Pooh, Toto Cutugno e la coppia Amedeo Minghi e Mietta. Anche in questo caso, tutti e tre azzeccati.
1995, un altro spoiler: al Festival di Sanremo trionfa Giorgia
L’anno ricordato per il finto tentato suicidio di Pino Pagano ha visto un altro caso di veggenza. Dalla scrivania di Striscia, Ezio Greggio annuncia con una battuta la vittoria della cantante Giorgia. Dopo aver detto che il favorito non è più Fiorello, il conduttore precisa: «Sembra che Baudo punti tutto su Giorgia per rilanciare il Festival. Giorgia… una promessa… sì… La promessa che Baudo ha fatto ai discografici di Giorgia di farle vincere il festival…». È superfluo dire che la sfera magica di Greggio ci ha visto giusto anche questa volta.
1996, l’enigma di Iacchetti annuncia la vittoria di Ron
Il 24 febbraio 1996 è il giorno in cui Enzo Iacchetti decide di usare un enigma per il pronostico, al fine di evitare che qualcuno dalla Rai intervenga. Durante la puntata di sabato il conduttore afferma che girerà un film con «Rosa Fumetto, Lino Banfi e Vince Tempera». Nella puntata del lunedì seguente, il 26 febbraio, viene svelato il meccanismo dell’enigmatica frase. Infatti, leggendo in ordine il nome dei tre artisti, si ottiene la frase: «RosaLino Vince». Rosalino, infatti, è il nome completo di Ron, che poi vince la 46esima edizione del Festival.
1997, Iacchetti dice: «Bau bau, micio micio». Parla dei Jalisse?
Nella puntata del 21 febbraio 1997 Ezio Greggio si presenta in studio travestito da Mike Bongiorno, conduttore della 47esima edizione del Festival. Durante la serata Greggio-Bongiorno chiede al collega Iacchetti chi trionferà quest’anno. La risposta è criptica: «Bau bau, micio micio». E il giorno dopo, Iacchetti e Greggio consegnano a un notaio una busta contenente il nome dell’artista destinato a vincere. Lunedì 24 febbraio, i due si presentano sorridenti e invitano il notaio (in realtà una comparsa) ad aprire la busta. Dentro c’è un foglio bianco. Anche stavolta si tratta di uno stratagemma per sviare gli organizzatori della competizione canora. Allora viene spiegata la risposta di Iacchetti del 21 febbraio. Il riferimento è ai Jalisse, che in un’intervista rilasciata proprio a Striscia hanno dichiarato ad Antonio Ricci che il loro nome non ha un senso particolare. Gli piace solo la musicalità del suono, e tra i possibili significati potrebbe esserci: «glu glu glu», «miao miao miao» o, appunto, «micio micio, bau bau», il tormentone di Striscia.
2003, Striscia colpisce ancora. Il Festival di Sanremo lo vince Alexia
Striscia la notizia indovina di nuovo nel 2003. Il 6 febbraio il Tg satirico viene contattato dall’avvocato Ugo Cerruti, che sostiene di essere a conoscenza del nome del vincitore. L’avvocato, alla presenza di Jimmy Ghione, dichiara al notaio Luciano Quaggia il nome di chi trionferà, depositato in un atto pubblico consultabile da chiunque. L’artista indicata è Alexia, che in effetti vince. Il 9 marzo, il giorno dopo la finale della competizione canora, l’inviato di Striscia incontra ancora Cerruti nello studio del notaio e gli chiede di rivelare la fonte del suo scoop.