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Intelligenze artificiali, oltre il deepfake

Intelligenze artificiali, oltre il deepfake

Intelligenze artificiali, oltre il deepfake

A gennaio del 2022 Gartner, azienda leader mondiale per la consulenza nel campo della tecnologia, inserisce l’intelligenza artificiale generativa nella classifica dei trend tech strategici per l’anno corrente.

Si tratta di un insieme di metodi di apprendimento automatico che “imparano” attingendo dai loro stessi dati, in seguito generano artefatti totalmente inediti; questi artefatti “sarebbero scevri da quei pregiudizi tipici dell’esperienza umana e dei suoi processi di pensiero” come riporta Gartner.

Quella generativa è sicuramente una delle applicazioni più promettenti nel campo di ricerca per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Un ruolo sicuramente fondamentale nell’ambito di queste intelligenze è assunto dalle Gan (Generative Adversarial Networks), che si basano su due diversi algoritmi che competono tra loro per convergere in un risultato finale; questo metodo è stato introdotto dall’informatico statunitense Ian Goodfellow nel 2014.

I famigerati deepfake sono diventati particolarmente noti negli ultimi anni, in Italia grazie a Striscia la notizia, il primo programma televisivo ad autoprodurne uno. Molti telespettatori ci avevano chiesto come veniva realizzato un servizio relativo ai deepfake, per questo avevamo chiesto ai grafici e tutto il team il processo che porta alla realizzazione di questa tecnologia.


Oggi troviamo vari esempi di applicazione dell’intelligenza artificiale, Amazon ad esempio ha creato “Polly” che permette di convertire un testo in audio parlato. Microsoft offre uno strumento che da una mano ai programmatori informatici analizzando linee di codice e suggerendo delle soluzioni in tempo reale, mentre la Ibm Research ha messo a disposizione dei suoi modelli per la ricerca dello sviluppo medico.

Tornando al fenomeno dei deepfake, questa tecnologia ha inquietato il mondo per la sua capacità di distorcere la realtà, destabilizzando la capacità di molti utenti soprattutto quelli meno pratici alla cultura del digitale. Naturalmente esistono degli strumenti avanzati in grado di individuare questa tecnologia che porta con sé anche il lato più goliardico.

Striscia ne ha proposti diversi da Renzi al Papa, da Mara Venier a Salvini. Siete curiosi di scoprire chi c’è dietro? In questo servizio vi sveliamo chi si nasconde dietro i personaggi.

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