Aboubakar Soumahoro si è autosospeso dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra. Ad annunciarlo sono Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Luana Zanella, che sottolineano come al decisione del neodeputato sia arrivata “con la massima libertà”.
“Rispettiamo questa scelta che, seppur non dovuta, mostra il massimo rispetto che Aboubakar Soumahoro ha delle istituzioni e del valore dell’impegno politico per promuovere le ragioni delle battaglie in difesa degli ultimi che abbiamo sempre condiviso con Aboubakar”, si legge ancora nella nota rilasciata all’Ansa a pochi giorni dallo scandalo delle cooperative sociali, gestite dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro, coinvolte nell’inchiesta per stipendi non pagati, maltrattamenti, lavoro nero e fatture false.
Non solo, però, perché a lasciare interdetti sono anche le rivelazioni che due ex soci di Aboubakar hanno fatto a Pinuccio.
«Durante la pandemia con la Lega Braccianti abbiamo raccolto circa 250mila euro di fondi per procurare cibo a chi ne aveva bisogno nei ghetti», riferisce Soumalia Sambare, con cui Soumahoro aveva fondato l’ente a tutela dello sfruttamento delle maestranze che lavoravano nei campi. «Circa 60-70mila sono stati effettivamente spesi, ma quando abbiamo chiesto ad Aboubakar i resoconti delle rimanenze siamo stati fatti fuori». Che fine hanno fatto gli altri soldi? Per il momento sembra impossibile saperlo.
Inoltre, Sambare aveva rivolto un appello dai microfoni di Striscia: «I famosi stivali che Aboubakar ha indossato in Parlamento glieli ho comprati io. Lui adesso è un signore: me li può restituire? A me sì che servono per andare a lavorare».