Paul McCartney si scaglia contro il Governo italiano e Assomusica per il mancato rimborso dei biglietti dei suoi concerti a Napoli e Lucca.
Il cantante ha rilasciato una dichiarazione, volutamente prima in italiano e poi in inglese, per prendere posizione e manifestare il suo disappunto per l’adozione del sistema dei voucher.
Una questione che da mesi sta generando sempre più malcontento tra il pubblico, non solo di Paul McCartney e di cui Striscia fin dall’uscita del Decreto Cura Italia si sta occupando dando voce ai fan.
In particolare, in un servizio di Pinuccio del 25 maggio, ci eravamo occupati proprio dell’annullamento dei due concerti evento dell’ex Beatles che si sarebbero dovuti tenere a Napoli proprio oggi e a Lucca il 13 giugno.
Ora è lo stesso Sir Paul McCartney a voler dire la sua.
“È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi – scrive su Facebook –
Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto.
A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso.
Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan”.
Dichiarazioni che rincuorano il pubblico, che spera che queste parole possano smuovere la situazione e convincere il governo a prendere provvedimenti.
Nel servizio in onda questa sera Pinuccio continuerà ad approfondire la questione.