La morte di Masha Amini, la ragazza di 22 anni iraniana deceduta dopo l’arresto da parte della polizia morale, sta suscitando varie proteste in tutto il mondo. La giovane è morta in ospedale il 16 settembre, tre giorni dopo essere stata fermata dallo speciale reparto di polizia che vigila sul rispetto dei costumi privati dei cittadini. Secondo varie fonti, Masha è stata picchiata duramente perché indossava l’hijab, il copricapo islamico, in un modo giudicato “inappropriato”, lasciando scoperta una ciocca di capelli.
In seguito a questo episodio, le donne iraniane hanno deciso di scendere in piazza per protestare tagliandosi ciocche di capelli e bruciando il velo, chiedendo la libertà di scelta, e rivendicando i propri diritti.
Nelle ultime ore, però, sta facendo il giro del mondo il caso di un’altra ragazza, Nika Shakarami, 17 anni, morta in seguito alle proteste in Iran per l’uccisione di Masha. La famiglia ha trovato il cadavere solo dopo dieci giorni dalla sua scomparsa, segnalata lo scorso 20 settembre.
L’indignazione è dilagata e il grido delle giovani iraniane ha trovato un megafono in tante altre donne in ogni parte del pianeta. La nostra Rajae, per esempio, ha partecipato alla manifestazione che si è svolta di fronte all’ambasciata iraniana di Roma e ha aderito al gesto simbolico di tagliarsi una ciocca di capelli.
Un lungo elenco di attrici ha aderito alla protesta: da Isabelle Huppert a Marion Cotillard fino al premio Oscar Juliette Binoche, che ha postato un video su Instagram in cui si vede il momento del taglio di capelli al grido “Per la libertà”.
Dopo aver pronunciato le parole: “Donna, vita e libertà”, anche Claudia Gerini si è privata di una ciocca, riponendola poi in una busta indirizzata all’ambasciata iraniana di Roma. Ma anche altre star italiane hanno aderito: da Belen Rodriguez a Costanza Caracciolo a Barbara Foria.