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Sanremo, la gara per il Festival si apre a tutti media nazionali

Sanremo, la gara per il Festival si apre a tutti media nazionali

Sanremo, la gara per il Festival si apre a tutti media nazionali

 

Dopo le inchieste di Striscia la Giunta di Sanremo approva la delibera per l’assegnazione del Festival 2026-28: la gara sarà aperta ai media nazionali, che faranno un’offerta minima di 6,5 milioni di euro.
Vi ricordate la “bomba” di Pinuccio? Il 30 settembre 2022 disse in un servizio del tg satirico di Antonio Ricci che Sanremo avrebbe dovuto essere assegnato con un bando al quale potrebbero partecipare tutte le emittenti interessate.


La procedura si svolgerà in due parti, una selettiva e una negoziale come riporta Sanremo: la prima riguarderà la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner; la seconda consentirà di negoziare i termini finali della convenzione direttamente con il partner individuato.
Oggi intorno alle ore 16 la Giunta comunale di Sanremo ha approvato la delibera relativa alla procedura citata per trovare il partner per l’organizzazione e la trasmissione, in chiaro, del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga per un massimo di due anni.
La novità arriva dopo diversi mesi di lavoro mirati a decidere gli indirizzi per la manifestazione d’interesse, con l’aiuto di un’apposita commissione interna a seguito della sentenza del Tar.


Già ottobre 2022 Striscia parlò della proposta di un bando pubblico.

Potranno partecipare alla procedura esclusivamente “gli operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”.
L’operatore sarà individuato sulla base della valutazione dei progetti presentati in ragione di alcuni elementi quali, ad esempio, “la qualità artistica, la congruità della complessiva proposta artistica rispetto al profilo culturale storicamente assunto dal Festival, la capacità di valorizzare la stessa kermesse, i marchi Festival della Canzone Italiana e Festival di Sanremo, il territorio, nonché il ritorno promozionale della destinazione Sanremo e della sua produzione floricola e del Casinò”.

Il partner dovrà riconoscere al Comune anche una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi. Dovrà inoltre garantire la partecipazione al Festival dei due vincitori di “Area Sanremo” e dell’Orchestra Sinfonica.

Durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo di quest’anno, il nostro Pinuccio aveva chiesto al primo cittadino Alessandro Mager alcune delucidazioni sul ricorso del Comune al Tar.



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