Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35), Pinuccio torna a parlare di cultura, con un classicone: ItsArt, meglio conosciuta come la “Netflix della cultura italiana”, voluta dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini durante il primo lockdown. Progetto costato quasi 20 milioni di soldi pubblici (10 milioni dal ministero e altri 9 milioni dalla Cassa Depositi e Prestiti) più fondi privati.
Durante il festival dell’Innovazione di Venezia, il mese scorso, Franceschini ha dichiarato: «La Netflix italiana è partita e sta funzionando». Peccato che gli iscritti siano solo poco più di 50mila, in tre mesi 200mila i contenuti visti in streaming (compreso il concerto di Claudio Baglioni).
«Per Franceschini i milioni sono bruscolini», commenta il deputato Daniele Belotti, commissione cultura scienze e istruzione. «Siamo fermi a 50mila utenti. Numeri che neanche una piattaforma di Fossombrone di sotto. Piuttosto, quei 20 milioni si potevano dare agli operatori della cultura e dello spettacolo: sarebbe stato un sostegno concreto. E poi, come si è arrivati a scegliere il partner privato Chili tv, che al momento della scelta versava in difficoltà finanziarie?».