Incassavano soldi per gli studi di fattibilità ma non avrebbero mai iniziato un solo lavoro: i finanzieri hanno ascoltato circa 350 clienti in merito al caso Agm group di Mogliano Veneto con sede legale a Conegliano, finito al centro della cronaca per l’inchiesta di Moreno Morello per Striscia la notizia nel 2022. Qualche giorno fa è arrivata la condanna per questa realtà di “general contractor” (il soggetto che si occupa di ottimizzare tutte le fasi di un intervento edilizio): la sentenza è arrivata dopo la causa intentata attraverso Assoutenti da 50 cittadini, che secondo il Tribunale di Treviso dovranno essere risarciti. E il Comando provinciale della Guardia di Finanza trevigiana ha inoltre accertato che Agm group tra il 2020 e il 2022 avrebbe truffato circa 2.000 persone.
Agm incassava le spese per studi di fattibilità senza mai far partire cantieri
Agm incassava i pagamenti per gli studi di fattibilità e per finte pratiche legate al Superbonus, senza mai far partire un cantiere.
Le persone coinvolte desideravano accedere al Superbonus edilizio del 110% previsto dal Decreto Rilancio ma anche all’ecobonus o ai bonus “facciate”, “ristrutturazioni”, “sisma” e altro ancora. Le denunce sono state presentate da residenti in varie province: 368 da Treviso, 559 da Venezia, 123 da Verona, 102 da Vicenza, 101 da Belluno, 213 da Pordenone, 107 da Udine e 5 da Trieste. Oltre a 42 denunce dall’Emilia Romagna, 265 dalla Lombardia, 12 dal Piemonte.
Dopo avere incassato il corrispettivo per lo studio di fattibilità, l’azienda non forniva i servizi promossi impedendo di fatto ai clienti di ottenere i benefici fiscali previsti per legge. In secondo luogo insisteva sul fatto che l’“unica forma di pagamento” dovesse essere la cessione del credito di imposta maturato, omettendo di dire alle vittime che la restituzione dell’anticipo – tra 300 e 2.500 euro – sarebbe avvenuta a lavori di riqualificazione ultimati.
La Guardia di Finanza ha denunciato per truffa i due amministratori
Perquisite le abitazioni degli amministratori – M.R., un 44enne residente in provincia di Venezia con svariati precedenti per truffa e C.P., il rappresentante legale quando Agm iniziò le attività – e degli agenti di vendita. Le truffe nel complesso avrebbero fruttato circa 2 milioni di euro e la società si trova in stato d’insolvenza: la Guardia di Finanza ha denunciato per truffa i due amministratori che nel tempo hanno gestito la società. Nel servizio del tg satirico di Antonio Ricci del 26 maggio 2022 Morello spiegava che già dalla fine del 2021 erano arrivate a Striscia la notizia varie segnalazioni di persone che avevano pagato dai 500 ai 1500 euro senza veder partire i lavori e aveva mostrato come i documenti fossero spesso inservibili: non firmati, senza timbri, con errori nella compilazione e preventivi errati.