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Binal, rapinatore di 12 anni colpisce ancora

Binal, rapinatore di 12 anni colpisce ancora

Binal, rapinatore di 12 anni colpisce ancora

Continua la serie di furti a Milano che ha come protagonista (questa volta) un ragazzino di 12 anni arrivato dal Marocco da solo, che, in due mesi e mezzo, ha messo a segno ben sette colpi. Nella serata del 18 ottobre, le forze dell’ordine hanno fermato Bilal (ha detto di chiamarsi così, nonostante non abbia con sé alcun documento) per l’ennesima volta.

 
Il pericolo di baby rapinatori e borseggiatrici a Milano

 
Nell’ultimo periodo sono molti i casi di rapine e furti nella città di Milano, che non è più un luogo sicuro (almeno stando ad alcune classifiche recentemente pubblicate….). Zone come le stazioni e le metropolitane sono luoghi da evitare soprattutto nelle ore serali.
 
Ieri l’ennesimo caso di rapina che ha visto protagonista Bilal, braccato dai carabinieri in Piazza Duca d’Aosta: insieme a un complice ha strappato l’orologio a un turista malesiano di 39 anni. Non è la prima volta che il ragazzino commette un crimine nello stesso posto in cui era stato intercettato negli ultimi due mesi per altri furti.
Anche ieri, come nelle precedenti occasioni, il giovane è stato portato in caserma e affidato a una comunità specializzata in minori stranieri non accompagnati.
Scatta anche l’ennesima segnalazione all’autorità giudiziaria, per lasciare traccia dei reati, che però, non possono essere contestati per legge (vista la sua giovane età).
Questione di tempo prima che scappi un’altra volta dalla comunità, spinto anche dalla dipendenza dalla droga che ha dichiarato di avere.

 
Perché i minorenni la fanno franca

 
Questa dei baby rapinatori e borseggiatrici è una battaglia che si sta combattendo da tempo, in quanto la legge non può punire gravemente i minorenni o coloro che si fingono tali.
 
Infatti, secondo il principio di imputabilità, un minore con età inferiore a 14 anni non è mai imputabile. Diversa è la situazione se il minore ha un’età compresa tra i 14 e i 18 anni. Egli sarà considerato giudicabile, ma il procedimento penale avrà corso innanzi al giudice naturale per le questioni minorili: il Tribunale dei Minorenni. Qualora ci fossero dubbi sulla minore età dell’imputato, il giudice dispone una perizia come l’esame osseo, come nel caso di Bilal, la cui età è certamente inferiore ai 14 anni.
 
Inoltre, visto il trattamento migliore che generalmente viene riservato alle donne incinte, per raggirare la giustizia alcune donne borseggiatrici sfruttano questa loro condizione oppure tendono a fingersi in dolce attesa.
 
Come ricorderete Striscia la Notizia è attiva su questa questione delle baby borseggiatrici da mesi. Il tg satirico continua imperterrito la guerra contro queste “ladre” che si aggirano tra le metropolitane di Milano, rubando ai passanti. Non mancano atti di violenza fisica al nostro inviato Staffelli.

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