Già nel 2016 Moreno Morello, in collaborazione con Sos Utenti Aps, aveva riferito la notizia di un cartello messo in piedi dalle principali banche europee per “taroccare” a proprio vantaggio i tassi d’interesse. C’è l’ordinanza che colpisce anche le banche italiane: si apre la possibilità di un risarcimento.
C’è un altro caso di veggenza di cui Striscia la notizia è protagonista. Già nel 2016 il Tg satirico di Antonio Ricci, insieme con Sos Utenti Aps, aveva dato notizia di un cartello messo in piedi dalle principali banche europee per taroccare i tassi d’interesse, l’Euribor. Il caso era stato seguito da Moreno Morello, che aveva spiegato che nel caso in cui un giudice italiano avesse esteso l’irregolarità di quell’accordo anche ai tassi applicati dalle banche italiane in quel periodo, si sarebbe aperta la possibilità per i clienti di ottenere un risarcimento. Una previsione rilevante considerato che l’importo accumulato dalle banche con quei tassi ammontava a circa 16 miliardi di euro. Quella circostanza ora si è avverata, con l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 34889 del 13 dicembre – resa nota solo ora – che ha confermato le intuizioni della Sos Utenti Aps.
La Suprema Corte ha confermato quanto dichiarato da Gennaro Baccile e dall’avvocato Andrea Sorgentone al tg satirico. Ora chi ha un mutuo, un leasing o un prestito con gli interessi parametrati all’Euribor tra settembre 2005 e maggio 2008 può richiedere il ricalcolo degli interessi.
Manipolazione Euribor, sanzionate anche le banche italiane
Già nel 2013 la Corte Europea si era accorta di quanto accaduto e aveva sanzionato le banche autrici dell’accordo. Tra queste, come sottolineava Moreno Morello, non c’erano però le banche italiane che, nonostante non facessero parte del cartello, avevano comunque usato i tassi taroccati. Con l’ordinanza della Corte di Cassazione si è realizzata la previsione dell’inviato di Striscia. Infatti, la sanzione colpisce anche chi non ha stipulato l’accordo di taroccamento dell’Euribor.