Il dottor Roberto Gallotti, ex primario del reparto di cardiochirurgia dell’Humanitas di Milano è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
A stabilirlo è stata la Corte di Assise di Appello di Milano il 17 maggio 2016 dopo 11 anni di vicende giudiziarie.
L’indagine dei giudici del Tribunale di Milano risaliva infatti al febbraio/marzo 2005, quando il medico venne indagato per lesioni aggravate e truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.
L’imputazione era quella di aver provocato lesioni volontarie a 7 pazienti e la morte (a titolo di omicidio preterintenzionale) di un ottavo, che avrebbero subito interventi inutili, non indicati e in assenza di valido consenso informato. Sempre secondo l’accusa, gli interventi sarebbero invece stati determinati solo da un interesse di guadagno economico del cardiochirurgo.
Striscia si occupò del caso nell’ottobre del 2006 con tre servizi in cui Max Laudadio raccolse la testimonianza di alcuni protagonisti diretti e chiese un parere ad altri esperti del settore, oltre a dare ampio spazio alla replica del dottor Gallotti.
La vicenda del cardiochirurgo ebbe un lunghissimo iter processuale attraverso appunto 11 anni e ben 6 processi, con due condanne annullate dalla Cassazione, la prescrizione di alcuni reati contestati, sino all’assoluzione con formula piena da parte della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano il 17 maggio del 2016.