C’è un dettaglio nascosto nel look di Lucio Corsi, durante la finale di Sanremo, che solo i più attenti avranno notato. Intanto il giovane cantautore di Grosseto – per molti la vera la rivelazione di questa 75esima edizione del Festival di Sanremo – ha scelto di presentarsi sul palco dell’Ariston con gli stessi vestiti che è abituato a usare quando è in tour: nessuna griffe per lui, nessun gioiello prezioso. Una scelta nettamente in controtendenza. Ma oltre a questo l’artista indossava scarpe che sulla suola riportavano il nome Andy.
Il riferimento è a uno dei film più belli della Pixar, Toy Story: il piccolo Andy gioca con il cowboy Woody e sotto la scarpa scrive il suo nome perché il giocattolo è il suo grande amico: nella versione italiana del film i momenti clou della colonna sonora erano tra l’altro rappresentati dal brano Hai un amico in me di Riccardo Cocciante. Il gesto del cantautore 32enne, che ieri ha duettato con Topo Gigio, sembra un originale inno alla necessità poetica di restare sognatori, in contatto con desideri e stupori della nostra infanzia e con tutto quello che stimola la fantasia e l’immaginazione.
Un artista che sembra aver conquistato anche Tony Effe che in conferenza ha indossato una maglietta di Lucio Corsi («Spacca!» ha detto) e ha dichiarato di aver chiesto un selfie al pupazzo con cui Corsi ha duettato, Topo Gigio appunto…