Il 20 giugno l'ex sindaco di Napoli compie 56 anni. Negli anni ha ricevuto due Tapiri d'oro. L'ultimo per gli epiteti denigratori che gli sono stati rivolti dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. I video.
Sono due i Tapiri che negli anni ha ricevuto l’ex sindaco di Napoli. 56 anni il 20 giugno, il politico è stato raggiunto l’ultima volta da Valerio Staffelli il 9 novembre 2020. Colpa, o merito, degli insulti che gli aveva indirizzato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Tapiro d’oro a Luigi de Magistris dopo l’«imbecille» di De Luca
Nel corso di una conferenza stampa indetta qualche giorno prima, De Luca aveva rivolto pesanti accuse a un detrattore dell’amministrazione locale, sostenendo che: «C’è qualche imbecille di amministratore della Campania che viene invitato, va in giro per le televisioni, semplicemente per parlare male di Napoli e della Campania. Amministratori che magari non hanno fatto niente per le loro città, che non hanno alzato un dito. Ebbene, questi soggetti vengono ormai utilizzati come lo “scemo del paese“». Indiziato numero uno dell’epiteto sarebbe de Magistris, che inizialmente, ha tentato di svincolarsi per poi accettare il Tapiro dichiarando di voler rispondere alle presunte accuse del Governatore «con una diversa cifra istituzionale», in quanto le critiche si possono fare solo entrando nel merito. Conclude chiarendo di non essere certo che il destinatario degli insulti di De Luca sia lui per forza ma che, in ogni caso, non sarebbe corretto rivolgergli epiteti del genere.
Il primo Tapiro a de Magistris per abuso d’ufficio
Era il 29 settembre 2014 quando Valerio Staffelli consegna il primo Tapiro d’oro a Luigi de Magistris, dopo la condanna in primo grado a un anno e tre mesi di reclusione per abuso d’ufficio. L’inviato allora domanda all’ex sindaco di Napoli se intende dimettersi, ma lui ribadisce che non intende lasciare l’incarico, perché i napoletani che lo hanno eletto sanno che è una persona per bene che ha avuto il coraggio di mettersi contro i poteri forti, anzi criminali.