Il 26 giugno il motociclista festeggia il suo 52esimo compleanno: il momento giusto per ricordare lo storico premio ricevuto da Striscia la notizia nel 2005 e un’altra sua memorabile apparizione al tg satirico. Il video.
Un Tapiro d’oro per Max Biaggi che il 26 giugno compie 52 anni. Il 18 novembre 2005 Valerio Staffelli lo raggiunge a Latina poiché il motociclista rischia di non correre il Motomondiale dell’anno dopo. Il campione ammette che quello appena trascorso è stato un anno difficile e che già dai primi test c’erano state delle avvisaglie che qualcosa non andasse per il verso giusto. Alla domanda se il risultato ottenuto sia da attribuirsi a lui o alla moto ufficiale Honda, risponde di aver dei grandissimi problemi e di essere veramente molto anziano, cosa che considera la principale delle sue preoccupazioni. «Non ho la moto, però ho il Tapiro, vuole dire che cavalcherò questo!», dice ironicamente Biaggi mentre cerca di salire in groppa al riconoscimento del tg satirico.
Max Biaggi riceve l’Oscar della fortuna
Ma questa non è l’unica volta in cui Max Biaggi è apparso in un servizio di Striscia la notizia. Infatti, eccolo di nuovo in questa puntata del 28 ottobre 2012 in cui Superbottom, il supereroe in calzamaglia fucsia, consegna al pilota il Mappabottom, per aver vinto il mondiale Superbike 2012 per mezzo punto in classifica.
Gli esordi e le prime vittorie del pilota
Massimiliano Biaggi, detto Max, è un pilota motociclistico e dirigente sportivo italiano. Tra i piloti più vittoriosi della sua generazione, è stato quattro volte campione del mondo nella classe 250 e due volte campione mondiale Superbike. Da bambino Biaggi era più interessato al calcio, ma per il suo 17esimo compleanno gli fu regalata una minimoto. In seguito a questo dono, su consiglio di un amico iniziò a partecipare nel 1989, a 18 anni, a gare professionistiche nella categoria 125 cc. Un anno dopo divenne campione italiano nella categoria Sport Production, con moto derivate strettamente dalla serie. Una casa costruttrice, l’Aprilia di Noale, lo nota e, pensando che il ragazzo avesse la stoffa per diventare campione, immediatamente dopo lo ingaggiò.