Reati predatori e omicidi in calo tra Napoli e provincia, aumentano però le estorsioni. A certificarlo sono i dati esposti dal prefetto Michele Di Bari che ha presentato pochi giorni fa il bilancio delle operazioni di polizia messe in campo durante il corso del 2024. Nel complesso le azioni delittuose commesse sul territorio partenopeo nell’anno appena trascorso sono state 120.262, in calo del 4,17% rispetto al 2023. Nello specifico, il numero di omicidi volontari è sceso del 9,68%, quello dei furti del 6,02% e quello delle rapine del 17,75%. In controtendenza invece le cifre che riguardano il racket estorsivo che aumenta del 9,60% rispetto al 2023.
Solo qualche giorno fa il nostro Luca Abete ci ha raccontato in un servizio proprio di questo fenomeno. Nel comune di Afragola, in provincia di Napoli, molti commercianti vengono messi alle strette dall’imposizione della protezione, una sorta di pizzo 2.0 camuffato appunto come servizio di vigilanza privata.
L’estorsione sotto forma di pizzo si è modificata nel corso del tempo per le modalità con il quale viene richiesto alle vittime. Dalla guardiania coatta nelle campagne sul finire del 1800 ad uno pseudo “servizio di vigilanza” imposto ai commercianti nel 2025. Questa fattispecie di condotta illecita può essere considerata un reato-spia della pervasività del controllo del territorio che le mafie, in questo caso la Camorra, esercitano sul quartiere di riferimento. Nel caso di specie, tuttavia, è da considerare un ulteriore aspetto sottolineato dal prefetto. L’impennata di reati estorsivi registrati dalle forze dell’ordine vuol dire anche che è aumentato il numero di persone (e anche di vittime di reati) che decidono di denunciare.