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Nuova frana a Ischia, l’abusivismo edilizio si scontra col maltempo

Nuova frana a Ischia, l’abusivismo edilizio si scontra col maltempo

Nuova frana a Ischia, l’abusivismo edilizio si scontra col maltempo

A causa del maltempo in Campania sono molti i disastri che si stanno verificando. Il 26 novembre è toccato ancora una volta, a distanza di anni dall’ultima calamità, all’isola di Ischia, in particolare a Casamicciola Terme, già balzata alle cronache negli anni passati.

Abusivismo edilizio, l’ultima frana a Casamicciola era un disastro annunciato

A Casamicciola Terme, il comune colpito lo scorso 26 novembre, la metà degli edifici costruiti negli ultimi decenni è abusivo. Infatti, i disastri naturali sul territorio sono frequenti, in particolare sul versante del monte Epomeo. Lì molte case sono state costruite abusivamente senza alcuna autorizzazione e avrebbero dovuto essere abbattute, perché in caso di frana (come è appena avvenuto) si sarebbero verificate parecchie disgrazie.

Averle costruite in determinate zone dell’isola è stato, secondo quanto dichiarato al Post dal Presidente dell’Ordine dei geologi della Campania Egidio Grasso, «come giocare alla roulette russa. Sono spesso a Ischia, vedo camion che arrivano con materiale edile. Bisognerebbe ci fosse un controllo al porto. Dove vanno quei materiali? In quale zona? Chi e dove sta costruendo?».

Si tratta di costruzioni realizzate soprattutto negli anni Settanta e Ottanta, ma non solo. Si trovano anche nei canali di scolo e in luoghi, sulle montagne, dove il terreno, come si è visto, è estremamente fragile e la costruzione di case non ha certo aiutato.

Striscia la Notizia aveva ascoltato la testimonianza di famiglie di Casamicciola che a seguito della frana del 2009, erano costrette a vivere in condizioni pessime all’interno di container da 11 anni, vivendo un disagio abitativo.

Frana a Ischia, cosa c’entra lo “Scivolo” del Decreto Genova del 2018

A seguito del terremoto del 2017, nel 2018 fu approvata una norma all’interno del decreto Genova (articolo 25), che si occupava anche di Ischia, nel tentativo – fallimentare -di  migliorare la situazione degli abitanti a seguito del sisma. L’obbiettivo dichiarato dalla norma era quello di semplificare e risolvere la questione delle pratiche di sanatoria rimaste in sospeso. Ovvero, chi avesse presentato una richiesta di sanatoria edilizia e aveva una casa che era stata danneggiata dall’ultimo sisma avvenuto nel 2017, aveva diritto ai fondi dello Stato per la riqualificazione.

Da tutta l’isola arrivarono 28 mila richieste di sanatoria edilizia. Ma i fondi sarebbero andati dispersi, così da considerare il decreto Genova del 2018 un fallimento, senza considerare che si cercava di mettere una pezza al problema abitativo condonando (e quindi in qualche modo perdonando) gli abusi, cioè la causa dei disastri provocati dalle calamità naturali.

Striscia la Notizia ha continuato a seguire la vicenda, e nel 2020 aveva intervistato gli abitanti, che dopo il terremoto vivevano ancora circondati da macerie.

Un territorio a rischio, ma l’uomo contribuisce a peggiorarlo

Possibile che a rendere le frane devastanti come quella del 26 novembre siano stati i disboscamenti, la cementificazione che non ha seguito regole e l’assenza di manutenzione degli alvei. 

«La rete scolante», prosegue Grasso, «risale a 50 anni fa e non è adeguata alle grandi quantità di pioggia provocate dal cambiamento climatico».

Infatti, l’Ordine dei Geologi ha più volte informato i cittadini delle aree a rischio, avvertimenti ignorati da coloro che hanno continuato a costruire e a vivere in condizioni di abusivismo.

Le vittime si ripetono, piove sempre sul bagnato ad Ischia

Tuttavia, sembra che nessuno abbia imparato dagli errori, infatti, dopo i sei morti in tre disastrose frane, (una proprio a Casamicciola nel 2006) la storia di ripete. Sono 230 nel 2022 gli sfollati a causa dell’ultimo disastro, il fiume di fango e detriti ha colpito Casamicciola.  Al momento proseguono le ricerche da parte dei soccorritori, che finora hanno tirato fuori dal fango 8 vittime, con 4 dispersi.

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