Rimosso il murales non autorizzato di piazza Caracciolo, nel cuore della Vucciria di Palermo, che ritraeva Emanuele, ucciso nel 2021 con 3 colpi di pistola al culmine di una lite e figlio del boss Filippo Burgio. Solo qualche giorno fa, la nostra Stefania Petyx ci raccontava di questa ed altre storie.
Il servizio ci faceva immergere nella città di Palermo, la città dei murales. Si nota che, tra ritratti di personaggi eroici, di modelli da emulare e cui aspirare, troneggiano altresì tributi visivi a personaggi di altra caratura. Infatti, l’arte iconografica di strada viene talvolta utilizzata per omaggiare personaggi non sempre campioni di virtù civica, come in questo caso.
«I murales non solo rappresentano buoni esempi, e quindi costituiscono una testimonianza, ma devono seguire anche un percorso autorizzativo. Se questa vicenda fosse stata autorizzata sarebbe particolarmente grave, laddove non lo sia stata dovremo agire di conseguenza» così commentava la vicenda il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che prometteva di effettuare le dovute verifiche alla nostra inviata.
Detto fatto. Dopo il servizio di Striscia, la polizia municipale di Palermo, su segnalazione della competente Soprintendenza per i beni culturali e ambientali, ha notificato l’ordinanza di rimozione ai proprietari della palazzina storica sulla quale campeggiava la gigantografia non autorizzata. I proprietari e residenti dell’edificio hanno provveduto. Un segnale importante che fa segnare un punto a favore della legalità.