È nei momenti più difficili che possono emergere grandi gesti di solidarietà. Come quello messo in atto da due imprenditori calabresi in favore di “Progetto Sud”, la comunità calabrese che si occupa di rivalutare terreni ed edifici sequestrati alla mafia per farne opere sociali e di pubblica utilità.
Di questa bella realtà vi avevamo già parlato con un servizio di Rajae lo scorso 16 marzo.
Come già emerso nel servizio, questo tipo di iniziative non è gradito a tutti e in diverse occasioni i progetti e le persone che prestano servizio sono stati presi di mira, subendo continui atti di intimidazione e boicottaggio.
L’ultimo era avvenuto il 22 febbraio. Durante la notte la Cooperativa “Le Agricole” aveva subito un furto: i lavoratori si erano ritrovati con le porte dei depositi scassinate e le macchine agricole erano sparite.
“Un trattore e una falciatrice, i mezzi più pesanti e costosi, insieme ad altre attrezzature per lavorare la terra e a qualche sacco di concime, sono il resoconto di quanto rubato, cui abbiamo fatto immediata denuncia. E come si fa a non indignarsi, per l’ennesima volta divenendo oggetto di attenzioni criminose?
Ma il nostro percorso di opportunità di lavoro, che mette insieme la produzione biologica e il coinvolgimento di soggetti fragili, ospiti dei nostri servizi e strutture , è qualcosa che a distanza di 43 anni ci crea nuovamente danni, ma non ci impedirà di ripartire dinuovo tutti insieme”, aveva dichiarato Don Giacomo Panizza, Presidente della Comunità Progetto Sud.
Ora, finalmente, una bella notizia: due imprenditori calabresi hanno consegnato in dono un trattorino e un tagliaerba per poter portare avanti la lavorazione dei campi.