Nuovo appuntamento con “Rai Scoglio 24” (il canale di Striscia “dedicato” alla Rai) che con il suo inviato Pinuccio prosegue l’inchiesta sulla gestione della tv di Stato da parte dell’ad Fabrizio Salini.
Dopo la moltiplicazione dei vicedirettori – passati da 12 a 18, solo per Rai 1, Rai 2 a Rai 3 – ora i riflettori si accendono sui direttori. Nell’era Salini – contraddistinta dalla generosità e dai debiti – ne sono stati nominati ben 10, l’ultimo in ordine di tempo è Giuseppe Sangiovanni, diventato responsabile della Direzione Pubblica Utilità.
Nomine che arricchiscono un organigramma aziendale già pletorico e stipendi che “pesano” sui disastrati conti dell’azienda anche per i benefit che si portano dietro: oltre ad auto, ristoranti e autista, a ogni direttore Rai spetta un’assicurazione sanitaria che viene estesa anche ai familiari. Ciò che appare discutibile è il comportamento di Fabrizio Salini: con una mano spende e con l’altra firma lettere in cui si lamenta dei conti con i parlamentari della Commissione di Vigilanza.
Per comprendere al meglio la situazione delle casse di viale Mazzini, l’inviato di Striscia si è rivolto a un esperto, Marco Antonellis, giornalista che da anni si occupa di Rai: «I conti non sono affatto buoni. Quest’anno, il ministro Gualtieri dovrà metterci una pezza in legge di Bilancio, garantendo alla Tv di Stato 85 milioni di euro di extragettito».
Ma gli sprechi in Rai non riguardano solo le nomine di direttori e vicedirettori, ma anche canali creati, annunciati e mai lanciati, come Pinuccio ci ha spiegato in questo servizio.