“È giusto affrontare il tema del costo delle sedi estere della Rai, e potremo fare delle domande a Salini che sarà martedì in vigilanza. Però potremmo anche convocare ‘Pinuccio’, dinamico inviato di Striscia la notizia, che ogni giorno su ‘Rai Scoglio 24’ informa sull’andamento della Rai e su qualche spreco sul quale dobbiamo vigilare di più”.
A dichiararlo è un membro della Commissione di vigilanza Rai, il senatore Maurizio Gasparri, che rende merito all’inviato di Rai Scoglio 24 di conoscere – a volte meglio della stessa tv di Stato – i retroscena sui conti del servizio pubblico e sui costi delle sedi all’estero.
Da mesi, infatti, Pinuccio si occupa di documentare le spese “pazze” della gestione Salini e gli sperperi di denaro pubblico per canali mai andati in onda, per nomine di direttori e vicedirettori e, più recentemente, proprio per le sedi Rai all’estero.
Il Servizio Pubblico ha infatti 11 sedi sparse per il mondo con 20 corrispondenti e una serie di giornalisti che vengono inviati in caso di avvenimenti eccezionali. Nelle puntate precedenti, l’inviato Pinuccio ha indagato sui costi delle sedi Rai di Pechino, Mosca, Bruxelles e New York.
In particolare, nell’ultimo servizio andato in onda, Pinuccio ha appreso che la Rai avrebbe lanciato un’indagine di mercato per “individuare operatori per Servizi di Produzione e Post-produzione radiotelevisiva per l’Ufficio di Corrispondenza di Bruxelles (Belgio)”, stilando però una serie di criteri molto precisi per essere ammessi.
Questo, però, dopo che Rai Scoglio 24 aveva dedicato diversi servizi alla sede belga, scoprendo – tra le altre cose – che viale Mazzini versava 3mila euro al giorno per servizi di montaggio e riprese a una società esterna, scelta senza aver mai indetto un appalto.
“Faremo le domande a Salini, ma chiederò di invitare anche ‘Pinuccio’ a San Macuto perché uno scambio con lui ci potrebbe offrire molti spunti importanti… in fondo è diventato un esperto anche lui”, ha concluso il membro della Commissione di vigilanza Rai Gasparri nella nota appena diffusa.