La battaglia sulla tampon tax è (quasi) vinta in Italia. Tra i provvedimenti inseriti nella manovra 2022 c’è la riduzione dell’Iva per i tamponi e gli assorbenti femminili dal 22 al 10%. Era ora! Anche se la strada è ancora lunga per arrivare a considerarli beni di prima necessità (le mestruazioni non sono una scelta, no?), al pari di alcuni prodotti alimentari, per i quali l’imposta sul valore aggiunto è fissata al 4%.
Esulta Striscia la notizia, che con l’inviata Rajae Bezzaz si batte dal 2017 per la Tampon Tax con una campagna che ha visto coinvolti moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, dalla cultura e dello sport, fino ad arrivare alle più alte cariche dello Stato.
Ora il documento dovrà essere approvata dalla Commissione Europea e poi votato in Parlamento, dove gli uomini sono la maggioranza. Speriamo bene. La proposta della nostra Rajae: «Donne italiane, seguite l’esempio di Lisistrata nella commedia di Aristofane: sciopero del sesso fino all’entrata in vigore del taglio».