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Vaccino antinfluenzale, introvabile nelle farmacie, ma disponibile (a caro prezzo) nelle strutture private. Perché?

Vaccino antinfluenzale, introvabile nelle farmacie, ma disponibile (a caro prezzo) nelle strutture private. Perché?

Vaccino antinfluenzale, introvabile nelle farmacie, ma disponibile (a caro prezzo) nelle strutture private. Perché?

Dopo le tantissime segnalazioni arrivate a Striscia la notizia, Moreno Morello si occupa del vaccino antinfluenzale e del motivo per cui sia praticamente introvabile nelle farmacie, ma si trovi facilmente – ma a caro prezzo – nelle strutture private. Un corto circuito difficilmente accettabile, soprattutto nel periodo di emergenza che stiamo vivendo.

Secondo il dott. Roberto Tobia, segretario nazionale della Federfarma, «sarebbe necessario cambiare la norma», poiché le farmacie non hanno la possibilità di importare le dosi vaccinali dall’estero, come invece è permesso dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) alle strutture private.

Inoltre, lo scorso giugno, Federfarma aveva richiesto al ministro Speranza 1,5 milioni di dosi di vaccini da destinare alle farmacie. Quota che è stata ridefinita e concordata nella successiva Conferenza Stato-Regioni. A oggi, però, sono poche le regioni virtuose – Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte – che hanno rispettato gli impegni presi riuscendo a rifornire le farmacie con una dote accettabile di vaccini. Le altre, purtroppo, hanno lasciato le farmacie a secco.

Insomma, i ritardi, le disparità tra pubblico e privato e tra Regioni penalizzano i cittadini. Sarà possibile ovviare a queste difficoltà? Striscia la notizia e i cittadini attendono una risposta del ministero della Salute.

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