Oggi il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Franco Ligas, 79 anni, apprezzato giornalista e commentatore che nel corso della sua carriera si è distinto per competenza, passione e capacità di analisi. Dalla grande boxe alle corse dei cavalli, dal basket al ciclismo per approdare al suo mondo e alla sua passione: il calcio, raccontato grazie a un connubio di leggerezza e trasporto sincero.
Lo storico telecronista di Mediaset è partito facendosi le ossa in una piccola realtà locale, in diretta su TeleLibera Firenze. Da lì inizierà una lunga sequenza di successi professionali che lo traghetteranno a Mediaset a partire dal 1984. Ironico e mai banale, Franco qui diventerà un vero e proprio punto di riferimento per il settore del giornalismo sportivo.
Anche Striscia la notizia vuole unirsi al cordoglio, ricordandolo con affetto e gratitudine. Nel corso degli anni, infatti, Franco Ligas ha preso parte ad alcuni nostri servizi sia di sua spontanea volontà che involontariamente. Perché, si sa, Striscia non si ferma davanti a nulla e quando sente odor di tarocco, non può che scatenare le sue truppe! Quando il Milan vinse il suo 15esimo scudetto, il 29 aprile1996 il Tg5 propose un collegamento con Franco Ligas da piazza del Duomo con migliaia di tifosi di ogni parte d’Italia. Ma nel fuorionda precedente (che Striscia mandò in onda) si vedeva che il giornalista, circondato dai tifosi, aveva spiegato loro come si sarebbe svolto il servizio, dando indicazioni su frasi e tempi per organizzare tutto nel miglior modo possibile: insomma era innegabile che Ligas ne avesse concordato i contenuti.
Il 3 maggio di quell’anno anche Aldo Grasso sul Corriere della Sera si occupò di “scoop falsi più veri del vero” e citò il tarocco di Ligas scoperto da Striscia (e tre anni dopo il quotidiano francese Le Figaro citò il servizio e definì Striscia la Notizia “un programme antitruquage”).
C’è da dire che Franco Ligas dimostrò di sapere accettare la stoccata e le critiche e il 13 maggio di quell’anno partecipò al tg satirico in compagnia del pugile Francesco Damiani, per “vendicarsi” scherzosamente. Il campione del mondo dei pesi massimi simulò un pestaggio ai danni di Enzo Iacchetti e Lello Arena che chiusero con un occhio nero ciascuno.
Qualche anno più tardi Franco Ligas si trasformò anche in tapiroforo per un giorno: il trofeo se l’era guadagnato Vittorio Cecchi Gori. Mittenti: 30.000 tifosi viola! Il motivo era che aveva portato per la seconda volta in nove anni la Fiorentina in serie B. Ecco il servizio del 19 aprile 2002.
Il 12 aprile 2007 durante il tg satirico di Antonio Ricci, che non si lascia scappare papere e gaffe, andò in onda un altro servizio su Ligas: a Controcampo su Italia 1 il giornalista interpretò come un gol di testa una rete evidentemente realizzata con il piede…
Nel salutare con affetto Franco Ligas vogliamo ricordare anche un altro particolare: insieme all’amico e collega Paolo Ziliani ha dato vita al suo alter ego incontenibile, l’Ispettore Ligas, un personaggio che amava smontare e mettere alla berlina con sarcasmo le assurdità del calcio contemporaneo: dagli errori arbitrali alle situazioni più dibattute e “controverse” legate alle partite di campionato. E anche dopo il pensionamento, nel 2013, la passione di Franco non scemò tanto da portarlo ad aprire un proprio blog sportivo: Francamente vostro.