Blitz al Centro di permanenza per il rimpatrio, che cosa cercano i magistrati e quali sono le accuse. Rajae Bezzaz si occupa della questione dal gennaio 2023, con immagini e interviste esclusive
La Guardia di Finanza è arrivata alba del 1° dicembre al Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Milano, su mandato della Procura. Un blitz per acquisire documenti, cartelle cliniche, liste di dipendenti attuali e passati della società che gestisce il centro milanese e che ha gestito anche il Cpr di Palazzo San Gervasio (Potenza) e di Taranto. L’inchiesta è per frode in pubbliche forniture e turbativa d’asta, si sospettano cure negate a migranti «affetti da epilessia» o «tumore al cervello», e che sia stato servito cibo «maleodorante, avariato e scaduto».
Cpr di via Corelli, la società che lo gestisce riceve 40,18 euro al giorno per ogni migrante
In pratica i 40,18 euro a migrante al giorno che la società riceve dallo Stato non sarebbero stati usati per erogare servizi e prestare assistenza ai reclusi, e come si legge ancora nel decreto dell’ispezione (che è stata videoregistrata) i «servizi pattuiti con la Prefettura», per i quali appunto vengono versati i 40,18 euro a persona sarebbero stati negati «o largamente insufficienti».
Del Cpr di Milano Striscia la notizia si è occupata già nel febbraio 2023, con un servizio di Rajae Bezzaz. Un ex operatore del centro di via Corelli le ha detto: «Vedevamo ogni giorno ospiti a cui iniettavano psicofarmaci per un mal di testa, di pancia o un’influenza». Maher ha segnalato il problema al medico della struttura, che gli ha risposto: «Tanto sono animali».
La Prefettura di Milano e la multa alla società che gestisce il centro
La Prefettura di Milano ha fatto sapere di aver già multato la società che gestisce il Cpr per «condotte ritenute contrarie agli obblighi contrattuali». Ma è tutto il sistema del Cpr, molto costoso e discusso anche dai giuristi, che è al centro delle polemiche: quelli all’interno dei vari centri sono “trattenimenti” disposti dal Questore o dai Giudici di pace senza che necessariamente siano stati commessi reati.
Striscia la notizia si occupa del problema da molto tempo ed è stato il primo programma televisivo nazionale a raccontarlo, con immagini esclusive spesso anche molto drammatiche. Nella scorsa stagione sono stati dodici i servizi di Rajae Bezzaz sui Cpr di tutta Italia. Questo è il primo, datato 20 gennaio 2023.