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Caso Baudo: caro Conti, fu diffamazione per Striscia

Caso Baudo: caro Conti, fu diffamazione per Striscia

Caso Baudo: caro Conti, fu diffamazione per Striscia

 

Carlo Conti durante l’odierna conferenza stampa di Sanremo ricorda – tra le polemiche della storia del Festival di Sanremo – un episodio che riguarda Striscia la notizia e Pippo Baudo: «Qualche anno fa vi ricordate? In giro per Sanremo si mettevano i manifesti contro Pippo Baudo e chi li aveva messi? Se erano quelli di Striscia o se era stato Pippo…».

Dopo averlo già ribadito in diverse occasioni, noi di Striscia la notizia ricordiamo anche a Carlo Conti che il tg satirico di Antonio Ricci non realizzò mai dei manifesti funebri di Baudo. I fatti andarono in questo modo: era il febbraio del 1996 e, durante la 46esima edizione del Festival di Sanremo, il Pippo nazionale mostrò dal palco dell’Ariston un manifesto che annunciava la sua morte, commentando: «È un brutto scherzo di cattivo gusto che mi ha tirato una tv concorrente».

Nel riportare la notizia, il quotidiano la Repubblica – allora diretto da Ezio Mauro – attribuì esplicitamente il macabro scherzo ad Antonio Ricci e a Striscia la notizia. Un falso. A sancire definitivamente la verità ci pensò la Suprema Corte di Cassazione che, nel 2018, scagionò il tg satirico di Antonio Ricci e condannò Ezio Mauro per diffamazione. Tra l’altro, pende il giudizio per liquidare il danno in favore di Antonio Ricci, con udienza fissata nel 2028 dove la Corte dovrà semplicemente quantificare il danno.

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