Niente più concerti per i Coldplay, almeno finché i live non saranno privi di emissioni nocive per l’ambiente.
Ad annunciarlo è stato il leader della band, Chris Martin, in una speciale intervista rilasciata alla Bbc in occasione dell’imminente uscita del nuovo album «Everyday Life».
Inevitabile la domanda sul ritorno sui palcoscenici dal vivo, visto che l’ultima tournée, quella del 2016-2017 relativa all’album «A Head Full of Dream», ha macinato sold-out in tutto il mondo ed è entrato nella Top Five dei concerti che hanno incassato di più nella storia della musica.
«Ci stiamo prendendo del tempo per vedere — ha detto Martin — come il nostro tour possa essere attivamente benefico. Tutti noi dobbiamo trovare il modo migliore di fare il nostro lavoro». Per questo il gruppo ha deciso che, per il momento, gli unici concerti in cui sarà possibile vederli saranno il doppio live di Amman, in Giordania (il 22 novembre in diretta streaming all’alba e al tramonto proprio per lanciare il nuovo album suddiviso in due parti «Sunrise» e «Sunset», alle 5 e alle 15) e quello di Londra del 25 novembre al Museo di storia naturale.
«Vorremmo fosse a emissioni zero: la parte più difficile è legata ai voli in aereo. Il nostro sogno, poi, è fare un concerto senza che nessuno usi plastica, e alimentato a pannelli solari», ha dichiarato Martin.
Per il momento tutto questo sembra utopia, ma il leader dei Coldplay rincara la dose, allargando il ragionamento all’intero disco e spiegando che si tratta di una visione globale del gruppo: «Se hai avuto il privilegio di viaggiare in giro per il mondo sai che veniamo tutti dallo stesso posto. In un modo molto gentile e molto britannico in questo disco siamo noi che diciamo che non ci sentiamo diversi da qualsiasi altro essere umano sulla Terra».
L’annuncio dei Coldplay mira a sensibilizzare milioni di fan e non solo sull’importanza dei gesti di ognuno di noi per l’ambiente. Una causa, quella contro le emissioni e le ripercussioni sull’ambiente, che noi di Striscia da tempo abbiamo sposato.
Lo scorso maggio, per esempio, la nostra Rajae si era occupata del provvedimento del Parlamento Europeo per ridurre la produzione e l’utilizzo della plastica.