È quanto emerso da un rapporto presentato in Senato da Censis e lisfa. Nel 2022 sono raddoppiati gli attacchi informatici alle infrastrutture rispetto al 2021. MCC si è occupato più volte dei raggiri in rete.
Otto italiani su dieci si sono imbattuti almeno una volta in una minaccia informatica. È quanto emerso dal rapporto Il valore della cybersecurity in Italia, presentato in Senato da Censis e lisfa (Associazione Italiana Digital Forensics). Nel 2022 il 76,9% degli italiani (di cui l’87,3% tra i 18 e i 34 anni) si sono trovati di fronte a truffe online e nella maggior parte dei casi si trattava di raggiri realizzati con la tecnica dello smishing e del phishing. Infatti, il 60,9% delle persone hanno ricevuto un sms o un messaggio su WhatsApp col quale venivano invitati a cliccare su link sospetti. Mentre al 56% sono state inviate e-mail da falsi account di banche o aziende, che chiedevano agli utenti informazioni sensibili. L’obiettivo degli hacker era ottenere dati bancari o personali per poterli poi riutilizzare. Striscia la notizia si è occupata più volte di queste trappole organizzate in rete e nei suoi servizi Marco Camisani Calzolari ha spiegato come riconoscerle ed evitarle.
Cyber risk, tanti usano meno internet per paura che gli vengano rubati i dati
Come rilevato dal rapporto, il cyber risk condiziona anche la vita delle persone e i comportamenti degli italiani. Il 62,9% degli intervistati ha espresso preoccupazione per il problema, mentre il 53,2% ha paura che i propri dati vengano rubati. Inoltre, a causa di questo timore un quarto del totale limita gli accessi alla rete e la presenza online.
In Italia mancano esperti di cybersecurity
I dati raccolti evidenziano anche un calo nella consapevolezza dei rischi da parte degli italiani: la percentuale di chi ha affermato di conoscere la cybersecurity è sceso dal 58% al 50. Nel 2022 sono raddoppiati gli attacchi informatici alle infrastrutture rispetto al 2021 del +138%, stando alle ricerche della Polizia postale. Si parla di 12.947 attacchi nel 2022, contro i 5.334 dell’anno prima. Inoltre, tra il 2012 e il 2021, i reati informatici denunciati all’Autorità giudiziaria dalle Forze di Polizia sono raddoppiati raggiungendo il +155,2%. Le città con il più alto numero di segnalazioni sono Milano e Roma. Da segnalare infine il problema delle aziende, che hanno difficoltà a trovare esperti di cybersecurity. Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale ne servirebbero almeno 100.000 per compensare la domanda. Le professioni più ricercate sono: software developer, data engineer e cyber security specialist, figura fondamentale per la transizione digitale.