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I bagarini della metro di Milano: biglietti usati rivenduti a prezzi dimezzati

I bagarini della metro di Milano: biglietti usati rivenduti a prezzi dimezzati

I bagarini della metro di Milano: biglietti usati rivenduti a prezzi dimezzati

Un giro di biglietti di seconda mano a prezzo ridotto. È quello che sta accadendo nelle stazioni della metropolitana di Milano, dove i bagarini si fanno consegnare i biglietti dai passeggeri all’uscita delle stazioni e successivamente li rivendono ad altri a metà prezzo.

Le “trattative” avvengono sotto la luce del sole, anche nelle vicinanze delle guardiole dell’ATM, che dovrebbero controllare la stazione. Nessuno interviene per capire cosa stia succedendo, ma secondo il Corriere – che ha documentato la vicenda – questo business sarebbe conosciuto dagli agenti ATM e dalla Polmetro. Una pratica in realtà non nuova: Striscia, con il nostro Max Laudadio, aveva già documentato come un furbetto per rivendere i biglietti dei mezzi pubblici ci sputasse sopra per cancellare il timbro della vidimazione. E per di più in piena pandemia.


Il fenomeno non è infatti nuovo, sarebbe nato nel 2019 quando il prezzo dei biglietti è aumentato a 2 euro, ed è stata introdotta la possibilità di utilizzare lo stesso biglietto per effettuare più viaggi in metropolitana, naturalmente rispettando l’orario di validità.

La vicenda ricostruita dal Corriere della Sera ha preso in esame quanto osservato alla stazione di Lampugnano della metro rossa. Il modo di operare dei furbetti è semplice: il “venditore” si avvicina ai tornelli e attende che i passeggeri escano dalle stazioni per potergli chiedere il biglietto appena utilizzato, se la richiesta viene accolta il ticket si aggiunge alla mazzetta che tiene in mano. Poco dopo si sposta davanti alle macchinette automatiche e tenta di venderli a prezzo dimezzato, al costo di un euro, non tutti accettano ma qualcuno tira fuori il portafoglio e compra il pass usato, ma valido.

Anche il nostro Capitan Ventosa ci aveva segnalato quanta gente scavalca i tornelli per non pagare il biglietto, a Milano sembra essere ormai uno sport diffuso.

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