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Il caso Juve e le plusvalenze: perché dal 2018, malgrado le denunce di Striscia, nessuno ha indagato sulle grandi del calcio italiano

Il caso Juve e le plusvalenze: perché dal 2018, malgrado le denunce di Striscia, nessuno ha indagato sulle grandi del calcio italiano

Il caso Juve e le plusvalenze: perché dal 2018, malgrado le denunce di Striscia, nessuno ha indagato sulle grandi del calcio italiano

Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Moreno Morello continua a indagare sulle presunte plusvalenze della Juventus e sul perché, malgrado Striscia la notizia denunci già dal 2018 la questione delle “operazioni a specchio”, con valutazioni gonfiate e scambi di calciatori senza esborso di denaro, nulla è stato fatto. O quasi: dopo la condanna di Cesena e Chievo, il procuratore della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) che si occupò del caso, Giuseppe Pecoraro, si dimise dall’incarico.

Allora l’avvocato del Chievo disse: «Questo processo è cominciato con Striscia la notizia. Ma un bel Tapiro alla Procura federale glielo vogliamo dare o no?». Sembrava un’allusione oscura, ma un anno dopo, appunto, Pecoraro si dimise «per motivi personali» e le inchieste si fermarono. Ora dichiara che sulle grandi del calcio italiano è impossibile indagare. Le inchieste sono riprese per merito della magistratura ordinaria e il presidente della Figc Gravina già tranquillizza tutti: «Aspettiamo la magistratura, che ha strumenti più efficaci e invasivi della giustizia sportiva».  

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