News

Il prof Favero sceglie il rito abbreviato, il caso era stato sollevato da Striscia

Il prof Favero sceglie il rito abbreviato, il caso era stato sollevato da Striscia

Il prof Favero sceglie il rito abbreviato, il caso era stato sollevato da Striscia

Ha chiesto il rito abbreviato e si è accordato con la Procura della Corte dei Conti per pagare la metà dei 251 mila euro di danni che gli contestavano i magistrati contabili, l’ex primario di odontoiatra Gian Antonio Favero, dopo la condanna definitiva avvenuta nel 2012. 

Il professore ha saldato 125 mila euro all’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova, per cui aveva diretto la clinica odontoiatrica; la Corte presieduta da Carlo Greco ha estinto ogni contenzioso.

Era stata Striscia nel 2012 a sollevare il caso, grazie all’inchiesta di Moreno Morello.


Il sostituto procuratore ha accusato l’ex direttore di aver: “deviato e tentato di deviare in maniera metodica e continuativa decine di pazienti della struttura pubblica verso ambulatori privati ove egli prestava attività libero professionale…conseguendo un vantaggio economico di rilevante entità”.

I fatti risalgono al periodo di tempo tra il 2010 e il 2012 e hanno tenuto banco per settimane.


La procura di Padova aveva condannato in primo grado Favero a due anni; poi l’assoluzione in Appello. Successivamente l’ordine della Cassazione per un nuovo processo, fino al patteggiamento a un anno di reclusione avvenuto nel 2017.

La procura contabile aveva poi chiesto il divieto assoluto per il docente/direttore di esercitare l’attività privata al di fuori dell’Asl, chiedendo i danni per lesione di immagine, danno di violazione del vincolo di esclusività e per danno di disservizio.

Favero ha sempre dichiarato di essersi comportato con “responsabilità e trasparenza”, contestando tutte le accuse.

Ora il medico ha pagato e il caso è estinto.

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
Gli squali dei contratti di luce e gas pt. 2. Bugie e insulti agli anziani

Gli squali dei contratti di luce e gas pt. 2. Bugie e insulti ...

Moreno Morello continua l'inchiesta sull'agenzia attiva tra Lazio e Piemonte che, presentandosi come partner di Acea Energia, avrebbe raggirato gli utenti che avevano appena cambiato fornitore, tentando di farli tornare sui proprio passi sostenendo che ci fossero (false) anomalie nelle bollette, risolvibili con un intervento tecnico. In realtà lo scopo era fargli firmare un nuovo contratto. L'inviato intervista Giuseppe Lauretti, l'avvocato dell'agenzia

Acquisti, investimenti? Ma no, si trattava di donazioni o contributi associativi

Acquisti, investimenti? Ma no, si trattava di donazioni o contributi ...

Moreno Morello continua l'indagine sul "promotore" che avrebbe facilitato il trasferimento all'estero di circa un milione di euro di tanti cittadini attraverso la piattaforma Venice Swap. L'ideatore dei gettoni che tante persone ricevevano a seguito dei versamenti in euro è l'indipendentista veneto Gianluca Busato, che dice: questi "token", o gettoni digitali, non erano una forma di investimento, ma un sostegno a un club di imprenditori