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Immigrazione clandestina, 18 arresti da Napoli a Milano per finti matrimoni

Immigrazione clandestina, 18 arresti da Napoli a Milano per finti matrimoni

Immigrazione clandestina, 18 arresti da Napoli a Milano per finti matrimoni

Nella mattina del 12 ottobre, la procura della Repubblica di Napoli, dopo un’attenta indagine, ha eseguito, su richiesta della Procura, l’arresto di 18 persone. L’accusa? Associazione a delinquere con lo scopo di favorire l’ingresso e la permanenza illegale di clandestini sul suolo italiano.

Finti promessi sposi

“Se vieni adesso tengono pronta la ragazza, non ti preoccupare ci mettiamo d’accordo”. Sono proprio queste le parole con cui Matilde Macciocchi detta “zia Maria”, è stata intercettata e arrestata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il gip ha così emesso 18 misure cautelari su 40 casi accertati tra le provincie di Napoli, Caserta, Bergamo e Milano. Infatti, gli indagati avevano dato vita a un’organizzazione illecita che si occupava di organizzare “romantici” matrimoni fittizi per stranieri, desiderosi di un permesso di soggiorno italiano, in cambio di denaro.

Le indagini erano state avviate già nel luglio del 2019 con lo scopo di smascherare questo circuito di ingresso illegale. L’attività investigativa ha localizzato il fulcro dei componenti dell’associazione nei comuni di Napoli, Castel Voltruno, Mondragone, San Cipriano d’Aversa e Avezzano.

Il permesso di soggiorno in cambio di denaro

Questi “matrimoni di comodo”, secondo l’indagine degli inquirenti, venivano combinati tra cittadini italiani condiscendenti ed extracomunitari bisognosi. Gli arrestati, 5 di nazionalità marocchina e 13 italiani, di cui 12 donne, chiedevano fino a 6500 euro in contanti per concludere l’accordo matrimoniale e garantire il servizio promesso, creando così un ricavato di quasi 200mila euro.

“Porta qualcosa di soldi porta qualcosa per il Comune che facciamo controllo e tutto, domani chiudiamo”, dice esplicitamente la Maiocchi, che secondo gli inquirenti capeggiava la banda procurando spose grazie alle sue conoscenze. La donna, detta “Donna Matilde, maga dei promessi sposi”, infatti, era già stata arrestata nel lontano 2012, in quanto, oltre ad aver architettato un sistema impeccabile di scambio, occupandosi dell’arrivo degli immigrati e della falsificazione dei documenti, procurava ragazze con difficoltà economiche, disposte a sposarsi più volte (come due sorelle finite ai domiciliari che si erano prestate alle nozze più volte e che avevano figurato anche come testimoni per altri matrimoni di convenienza).

Come ricorderete, anche Striscia la Notizia, già nel 2016, si era occupata del fenomeno dei matrimoni di convenienza, stratagemma utilizzato per “regolarizzare” gli ingressi in Italia degli extracomunitari. Bastano l’aiuto di persone “capaci” e un po’ di “soldini” un clandestino potrebbe ottenere una finta moglie e un permesso di soggiorno, come ci aveva mostrato già anni fa Luca Abete.

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