Il medico Maria Colavita è stata denunciata per interruzione di servizio pubblico a Tregnago (Verona), dove per 12 giorni è stata assente ingiustificata. Non è la prima volta, anzi: Max Laudadio si era occupato di lei nel 2008, quando era in malattia e partecipò a un quiz televisivo, e nel 2018.
Maria Colavita, 60 anni specializzata in Urologia e Ginecologia, ribattezzata “regina delle assenze“, aveva fatto già parlare di sé nel 2008 quando partecipò a un quiz televisivo mentre era in malattia. Oltre a essere licenziata dall’ospedale dove lavorava, all’epoca aveva patteggiato una condanna di 18 mesi ai domiciliari. Il caso è tornato d’attualità, per un nuovo incarico che la dottoressa avrebbe dovuto assumere a Tregnago, in provincia di Verona. Colavita, si è presentata in ambulatorio per la prima volta la scorsa settimana, anche se avrebbe dovuto cominciare il primo settembre. Quando è arrivata, oltre ai pazienti infuriati, ha trovato i carabinieri che le hanno notificato una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Era il 2008 quando scoppiò lo scandalo, finì ai domiciliari, fu licenziata dall’ospedale dove lavorava e patteggiò un anno e sei mesi con la condizionale. Allora aveva 44 anni e lavorava (verbo non propriamente esatto) all’ospedale di Rivoli. Il caso fu sollevato da Striscia la notizia e si scoprì che la dottoressa usufruiva da un anno di certificazioni mediche che attestavano l’impossibilità a lavorare per i postumi di una caduta mentre invece visitava i suoi pazienti a Milano. Da allora ad oggi, tante situazioni fotocopia: l’assegnazione come medico di base e tante, troppe assenze. Ecco un servizio riassuntivo del tg satirico di Antonio Ricci del 2018 in cui, in seguito ad una segnalazione di un paziente, la dottoressa Colavita pagata come medico di base in Italia, lavorava anche in una clinica ad Abu Dhabi e in Qatar.