News

Nessuna assunzione di disabili, la coop Ipas deve restituire 4,2 milioni alla Regione

Nessuna assunzione di disabili, la coop Ipas deve restituire 4,2 milioni alla Regione

Nessuna assunzione di disabili, la coop Ipas deve restituire 4,2 milioni alla Regione

Avevano ricevuto 4,2 milioni di euro di contributo per costruire un capannone e assumere 20 portatori di handicap. E invece, trascorsi tre anni, di queste assunzioni neanche l’ombra. Così la Regione Veneto ha deciso di chiedere indietro i soldi erogati ottenendo il benestare del Tribunale di Venezia.

Ma andiamo con ordine. Nel 2011 la cooperativa Ipas di Padova aveva ottenuto l’ingente somma per acquistare un terreno ed edificare un capannone in cui far lavorare una ventina di persone tra disabili ed ex detenuti, nell’ambito di un bando sociale promosso dalla Regione. A distanza di tre anni Striscia la notizia aveva potuto verificare che quelle assunzioni non erano mai avvenute, ma che anzi Ipas aveva ingaggiato 6/7 persone ma normodotate. Per questo Palazzo Balbi aveva disposto la revoca del finanziamento pubblico; decreto che la cooperativa ha cercato di impugnare. In sua difesa, infatti, la Ipas aveva dichiarato di non aver posto in essere alcuna condotta inadempiente e di non aver violato la normativa in materia. Non solo, tra le giustificazioni era stata tirata in ballo anche la difficile congiuntura economica.

Il Tribunale di Venezia, però, ha respinto ogni argomentazione, partendo da un dato incontrovertibile: «È pacifico che nessun disabile è stato assunto da Ipas, né prima, né tantomeno una volta iniziata la fase attuativa del progetto», spiega il giudice civile Daniela Bruni. Anche le motivazioni economiche sono state smontate: «Il progetto è stato liberamente presentato e congegnato da Ipas nel 2011: all’epoca la crisi economica in Italia era in essere da anni e non vi erano previsioni ottimistiche di un suo superamento in tempi brevi, sicché l’attrice avrebbe dovuto tenerne conto nella predisposizione del progetto».

La cosa interessante è che il Presidente della cooperativa, Moreno Lando è lo stesso anche della cooperativa Athena di Mestre, che nell’ambito dello stesso fondo aveva ottenuto ben 5,1 milioni di euro.
Ecco come si era giustificato Lando con il nostro Moreno Morello, nell’intervista del 2015.

Redazione web Striscia la notizia

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
Reef Immobiliare: dopo l'anticipo, nulla. E ora il fallimento

Reef Immobiliare: dopo l'anticipo, nulla. E ora il fallimento

Moreno Morello torna a occuparsi di una società immobiliare che aveva destato molti interrogativi. La Reef Immobiliare si faceva versare caparre per case e appartamenti che in molti casi non venivano poi davvero consegnati. E l'anticipo non veniva restituito al doppio del valore, come stabilisce la legge. Ora si scopre che la società originaria, che nel frattempo ha cambiato nome, è fallita. Che cosa accadrà ai clienti?

Stragi in mare: chi paga per le vittime di barche non assicurate?

Stragi in mare: chi paga per le vittime di barche non assicurate?

«I parenti dei migranti deceduti in mare in territorio italiano potrebbero essere risarciti dallo Stato», dice l'esperto di assicurazioni a Moreno Morello. Si parla del Fondo di garanzia per le Vittime della Strada (FGVS), che garantisce un risarcimento alle persone trasportate e danneggiate in tutti i casi in cui un veicolo o un natante, anche stranieri, siano sprovvisti di assicurazione o non identificati. Possibile che non ci abbia mai pensato nessuno?

Prodotti per animali venduti e mai consegnati: chiusi due siti

Prodotti per animali venduti e mai consegnati: chiusi due siti

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso i portali Bancodellasalute.it e Officinalia.com, che erano stati oggetto dei servizi di Moreno Morello dopo le molte segnalazioni di disservizi giunte a Striscia la notizia. I prodotti per animali ordinati e pagati spesso non venivano consegnati - spiega l'AGCM nella sua ordinanza. Tutto a posto ora? Chissà! L'unica certezza è che l'inviato continuerà a vigilare sulla vicenda.

Watly, accuse di truffa: l'acqua potabilizzata veniva dal supermercato

Watly, accuse di truffa: l'acqua potabilizzata veniva dal supermercato

Moreno Morello ne parla dal novembre 2020, quando cominciò l'inchiesta di Striscia la notizia su Watly, l'avveniristico "computer termodinamico" che, secondo il suo inventore Marco Attisani, poteva rendere potabile anche l'acqua più inquinata. Ci credevano anche Luigi Di Maio e il Parlamento europeo. Ma ora la Guardia di Finanza di Udine ha disposto il sequestro di 1.581.009,75 euro e ipotizza il reato di truffa aggravata. Questa è la storia.

Per un centesimo di troppo una multa da 52.000 euro

Per un centesimo di troppo una multa da 52.000 euro

Moreno Morello indaga su un caso che ha dell'incredibile: un cittadino è stato multato per aver emesso fatture a clienti che pagavano in contanti per 2.000 euro quando il limite di legge era 1.999,99. Per quel centesimo in più, un errore ripetuto 13 volte, ora rischia 52.000 euro di multa. Una storia istruttiva: ora che il limite all'impiego del contante si è alzato, non fate lo stesso errore, la cifra da non superare è 4.999,99 euro.