Il primo selfie del progetto fotografico OnePhotoOneDay Luca Abete l’ha scattato il primo dicembre 2010 e oggi, 7 agosto 2024, l’inviato di Striscia la notizia ha realizzato e pubblicato l’autoritratto numero 5000. Un bel traguardo per la sua longeva iniziativa, dal primo scatto che lo ritraeva con un venditore ambulante di ombrelli e il suo furgone-boutique.
«Tutto è nato per gioco 14 anni fa», spiega Abete, «i social network iniziavano a diffondersi, non c’erano gli smartphone ed ero incuriosito dalle nuove fotocamere compatte tascabili. Pensai di lanciare una sfida a me stesso: pubblicare una foto che raccontasse un attimo della mia quotidianità ogni giorno. Doveva durare 1 anno, poi ci ho preso gusto».
L’obiettivo del progetto è dunque quello di raccontare ogni giorno un momento della vita del reporter televisivo (che a gennaio festeggerà 20 anni dal primo servizio di Striscia) tra scatti realizzati in solitaria o colti in mezzo alle persone. Un modo per sorprendere, riflettere con ironia e divulgare messaggi sociali.
Dopo essere stata scattata ogni fotografia viene caricata sul portale di fotografia Flickr con un numero che ne attesta l’ordine di pubblicazione e viene associata alla data di caricamento. L’intera raccolta è visibile anche sul sito https://www.onephotooneday.it/.
L’esperimento dell’inviato del tg satirico di Antonio Ricci ha di fatto anticipato la moda dei selfie, permettendo di analizzare l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni. «I primi selfie li facevo mettendo la fotocamerina su un appoggio e dando il via al conto alla rovescia dello scatto» racconta Abete. «Poi ho pensato di allungare il braccio e girare l’obiettivo verso di me dando vita, con qualche anno di anticipo, al classico gesto del selfie». L’avvento degli smartphone con fotocamera interna ha rivoluzionato la tecnica dell’inviato, consentendogli di scattare le foto in maniera più semplice e con una qualità maggiore. «Era una cosa nuovissima: le persone non erano pronte. Quando mi vedevano si offrivano di aiutarmi non capendo che il “gioco” stava proprio nel far tutto da solo» aggiunge Abete. Una tenacia e una dedizione che hanno fatto diventare l’inviato un precursore del “genere”, consentendogli di partecipare come ospite a convegni sui nuovi modi di comunicare. Come l’incontro alle Officine Fotografiche a Roma, all’Università Federico II di Napoli e all’Accademia delle Belle Arti del capoluogo campano. «All’inizio pensavo di realizzare un album solo per me stesso, per rivivere situazioni vissute. Ciò che inizia come un gioco può diventare qualcosa di sorprendente. Il tempo passa, i ricordi si perdono ma abbiamo uno strumento potente per immagazzinare attimi, non perderli e ritrovarli raccolti e a portata di mano».
Tra i selfie che hanno riscosso più successo, quelli nel backstage dei servizi di Striscia la notizia
Tra i numerosissimi selfie pubblicati, quelli che sono stati visualizzati più volte ritraggono l’inviato di Striscia nel backstage dei suoi servizi (come quello in cui si vedono i roghi di rifiuti della Terra dei fuochi), quelli che lo immortalano durante i suoi viaggi all’estero e quelli in compagnia di colleghi e personaggi noti. Come i ritratti con Antonio Ricci, con il Gabibbo e poi ancora con Gerry Scotti e Michelle Hunziker, Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio. Un selfie simbolo? Quello con Papa Francesco.
Nel corso degli anni anche la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) si è interessata a OnePhotoOneDay.