Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) Moreno Morello torna a Torino per intervistare nuovamente il dottor Paolo Jarre — psicoterapeuta anche noto, tra le altre cose, per aver aiutato il calciatore Nicolò Fagioli nel suo percorso contro la ludopatia — in merito alla promozione e alla pubblicità del gioco d’azzardo e delle scommesse sportive.
«C’è stato un momento storico in cui si era tentato di fermare tutto — spiega Jarre —. Era il 2018, con l’introduzione del cosiddetto Decreto Dignità, che, sulla base di solide evidenze scientifiche, vietava qualsiasi tipo di pubblicità legata al gioco d’azzardo, come già accaduto per il tabacco».
Le maglie dei calciatori, così come gli sponsor televisivi e online, avrebbero dovuto essere svincolati da ogni riferimento al gioco d’azzardo. Ma quella misura ha avuto vita breve: già nel 2019 una circolare dell’AGCOM introdusse la distinzione tra “informazione commerciale” e “pubblicità”, aprendo così la strada a nuove interpretazioni, sottili e controverse.
«Da lì in poi — prosegue Jarre — per i pubblicitari è diventato un gioco da ragazzi: i brand usciti dalla porta sono rientrati dalla finestra. Se un testimonial non ti invita direttamente a giocare, ma si limita a dare informazioni sul gioco, allora tutto diventa ammissibile. Lo stesso vale per le sponsorizzazioni sulle maglie, purché accompagnate da riferimenti “informativi”». Ed è così che sono proliferati numerosi siti “informativi” collegati a piattaforme di scommesse, utilizzati per rientrare nella comunicazione mainstream in modo legale.
«Questo tipo di comunicazione — conclude il dottor Jarre — viene definito marketing etico apparente: si finge di voler promuovere limiti e consapevolezza, ma in realtà si promuove il prodotto, cioè i siti per le scommesse».
Il servizio completo sarà trasmesso stasera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35).