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San Severo, Operazione “Troy”: 43 arresti dopo l’inchiesta di Brumotti

San Severo, Operazione “Troy”: 43 arresti dopo l’inchiesta di Brumotti

San Severo, Operazione “Troy”: 43 arresti dopo l’inchiesta di Brumotti

Una maxi operazione della polizia a San Severo, in provincia di Foggia, ha portato a 43 arresti per detenzione e vendita di droga, dall’hashish fino a cocaina ed eroina. Gli agenti sotto copertura hanno seguito i pusher di turno, da qui il nome dell’operazione, Troy – come la città di Troia -, durata dieci mesi e che ha coinvolto circa 300 uomini.

Droga nel foggiano, lo spaccio vicino le scuole 

Tra gli arrestati vi sono anche molti ragazzi (il più giovane è del 2004) e compaiono anche delle donne. Nei confronti di alcuni degli indagati è stata chiesta l’aggravante per aver spacciato droga in prossimità delle scuole, tutto immortalato dalle immagini riprese di nascosto dagli investigatori.

Come ricorderete, Striscia aveva già documentato lo spaccio nella zona, quando un gruppo di residenti del quartiere di San Bernardino aveva aggredito, verbalmente e fisicamente, Vittorio Brumotti e la sua troupe. Un pugno in pieno volto, in particolare, era costato al nostro inviato un trauma facciale e trenta giorni di prognosi.

Ecco le immagini della violenta aggressione.

La maxi operazione della Polizia contro lo spaccio di droga 

Gli arrestati nell’ambito dell’operazione Troy avevano il totale controllo di vari quartieri della città: dal rione San Bernardino al Luisa Fantasia, denominato Texas. Avrebbero anche utilizzato vari sistemi di sicurezza, come porte in ferro, cancelli e videosorveglianza per garantirsi di operare indisturbati e poter eludere eventuali controlli.

Nel corso delle indagini, condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Foggia, con il contributo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, si è accertata la continua attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti. Alcune di queste operazioni avvenivano all’interno di abitazioni, spesso occupate anche da minori di 10 anni, mentre altre erano organizzate in degli illeciti “coffee shop” in cui i tossicodipendenti avevano la possibilità di consumare la sostanza di volta in volta acquistata. Le varie “salette” ora sono sottoposte a sequestro preventivo, essendo anche totalmente abusive. 

Durante l’attività è stata fatta anche una stima per quanto riguarda gli incassi mensili di una delle piazze sotto osservazione, con cifre che si aggirerebbero intorno ai 200mila euro al mese.

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