Keanu Reeves è finito a sua insaputa al centro di una truffa, un’altra volta. Questa volta la vittima è un sessantenne di Siena, che ha versato l’ingente somma di ventimila euro per sbloccare un pacco dono che il presunto attore americano gli avrebbe inviato dagli Stati Uniti; naturalmente il pacco non è mai arrivato a destinazione.
I fatti risalgono a diversi mesi fa, ma l’uomo raggirato, dopo aver denunciato l’accaduto alla Polizia postale, ha deciso di raccontare la vicenda affinché altri non cadano nello stesso tranello.
L’episodio ha avuto luogo online: dopo numerosi messaggi scambiati, l’uomo credeva di essere entrato realmente in contatto con l’attore di Hollywood che sosteneva di avere il desiderio di fargli recapitare un piccolo omaggio. Dopo alcune resistenze, la vittima del raggiro ha deciso accettare il regalo e qui ha avuto inizio la “seconda parte” della truffa. Come riportato da La Nazione, “all’uomo viene inviato un link da un’azienda di spedizioni per il recapito del fantomatico pacco: il primo bonifico di mille euro serve per le spese doganali, poi gliene chiedono altri mille per sbloccare la consegna, quindi 800, che diventano oltre 3 mila e ancora 6 mila. Totale, 19.500 euro in un mese.”
Dopo questi passaggi si fa vivo anche il presunto l’avvocato di Reeves, che tramite delle mail rassicura l’uomo che lui si sarebbe occupato delle varie pratiche. Dopo che nulla si è concretizzato, il sessantenne ha sporto denuncia contro ignoti e chiesto aiuto alla Federconsumatori per tentare di recuperare il denaro; purtroppo, non riuscendo a identificare a chi siano andati i versamenti l’impresa appare ardua.
Striscia aveva già documentato questo tipo di raggiri, Moreno Morello ci aveva parlato di alcuni furbetti che estorcevano a degli utenti soldi montando falsi audio e video di attori famosi, fra cui anche lo stesso Keanu Reeves.
Questo tipo di truffa è piuttosto comune, come già dimostrato nei nostri servizi. I furbetti che si spacciano per Keanu Reeves, infatti, si sono intrufolati in un gruppo di fan dell’attore, chiedendo denaro da devolvere in beneficienza.