Le campagne di crowdfunding sono tre e il denaro sarebbe dovuto servire a sostenere i migranti. Ora la procura di Foggia ha aperto un’inchiesta verso noti per chiarire come è stato speso.
Nel corso della 35esima edizione di Striscia la notizia, Pinuccio si è a lungo occupato del caso che riguarda Aboubakar Soumahoro, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra poi passato al Gruppo Misto. L’inviato ha dedicato 38 servizi alla vicenda. Tra i temi che ha approfondito, ci sono le tre raccolte fondi organizzate dall’associazione Lega Braccianti (fondata dall’Onorevole per tutelare gli operai agricoli dallo sfruttamento nei campi) e veicolate attraverso la piattaforma GoFundMe. Iniziative che hanno raccolto donazioni superiori ai 247 mila euro, denaro che sarebbe dovuto servire per comprare cibo durante la pandemia, regali di Natale per i bambini del ghetto (dove però non ci sono bimbi) e organizzare lo sciopero a Roma nel maggio 2021. Ma che fine hanno fatto i soldi? Per saperne di più, il 22 novembre Pinuccio ha intervistato Soumaila Sambare e Mamadou Balde, i due ex soci di Soumahoro con cui quest’ultimo ha istituito la fondazione e lanciato la campagna di crowdfunding. Loro hanno spiegato di essere stati improvvisamente “cacciati” dalla Lega Braccianti e di non sapere come è stata spesa la maggior parte dei fondi derivanti dalle donazioni.
Soumahoro e la denuncia sporta da Sportello dei Diritti
Soumahoro non ha mai risposto agli appelli di Pinuccio, che gli chiedeva di mostrargli almeno uno scontrino che testimoniasse cosa era stato acquistato con i soldi della raccolta fondi. Nel servizio del 6 marzo, l’inviato ha anche raccontato che la raccolta fondi a sostegno della campagna elettorale era ancora attiva, quasi sei mesi dopo le elezioni del 25 settembre. Insospettita dalle controverse iniziative del deputato, Sportello dei Diritti ha sporto una denuncia alla procura competente, quella di Foggia. Con questo atto, la Onlus chiedeva che venisse chiarito se i soldi erano stati spesi per perseguire lo scopo dei fundraising, cioè sostenere i migranti.
La procura di Foggia ha aperto un’indagine verso “noti”
Anche la puntata del 19 aprile ha riservato novità. La procura di Foggia ha infatti aperto un’indagine verso noti, inchiesta che è partita dalla denuncia presentata da Sportello dei Diritti. L’obiettivo è fare luce sull’operato della Lega Braccianti, approfondendo i tre aspetti presi in esame dalla denuncia. Il primo riguarda le raccolte fondi, che sono tre (Cibo e Diritti, quella di Natale per i regali dei bambini e quella per lo sciopero di Roma). Il secondo punto è relativo al conto corrente personale di Soumahoro, dove inizialmente venivano versati i soldi. Il terzo è sul clima che si è creato con la Lega Braccianti nei ghetti di Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone, perché secondo alcune denunce politico-sindacali con l’associazione si era quasi instaurata una nuova forma di caporalato.