I furbetti del Postamat colpiscono ancora, ma questa volta le forze dell’ordine sono corse ai ripari. I Carabinieri della Compagnia di Sacile (in provincia di Pordenone) hanno denunciato per truffa aggravata 17 persone, residenti in tutta Italia e già noti per lo stesso reato.
Secondo gli inquirenti i soggetti avrebbero svuotato i conti correnti postali di diverse persone residenti tra Sacile, Brugnera (sempre in provincia di Pordenone), Godega di Sant’Urbano e Gaiarine (Treviso) che avevano messo in vendita online degli oggetti.
Il meccanismo per raggirare gli ignari venditori era piuttosto semplice: i sedicenti compratori fingevano di essere interessati all’acquisto e convincevano le vittime dell’esistenza di un sistema di accreditamento del denaro in linea diretta presso gli sportelli Postamat attraverso l’inserimento della tessera e di indicazioni in tempo reale.
Peccato che così facendo i soldi, anziché essere accreditati al venditore, finivano nelle carte Postepay evolution dei truffatori, in alcuni casi anche per importi notevolmente superiori a quelli pattuiti per la vendita del prodotto.
I casi più eclatanti: una donna di 30 anni, di Venezia, che ha prelevato indebitamente mille euro per l’acquisto di una stufa; un uomo di 51 anni di Rovigo che è riuscito a intascare 2.300 euro per una bici in carbonio; un giovane di 31 anni di Dolo (Venezia) che ha incassato 3.400 euro per un asciugamani da 40 euro.
Come vi avevamo già documentato, questa tecnica è stata utilizzata parecchie volte per adescare venditori online. Alcuni casi erano emersi anche in provincia di Bologna.
Striscia è stata la prima a portare all’attenzione nazionale questo nuovo tipo di raggiro. In seguito ai nostri servizi le segnalazioni si erano moltiplicate, motivo per cui Moreno Morello aveva continuato a investigare.