Elisabetta Maggio, titolare della U-Earth Biotech, lanciò la sua linea di mascherine durante il Covid, dichiarando che i prodotti erano in grado di filtrare l’aria al 98-99%. Il fake fu scoperchiato dal tg satirico che per primo si insospettì sulla sicurezza di questi dispositivi e già dal 6 dicembre 2020 iniziò a indagare. E ora le U-Mask si ritrovano davanti al giudice.
Striscia la notizia lavorava alla sua lunga inchiesta sulle mascherine dei vip – paragonate dall’azienda che le produceva ai dispositivi di protezione individuale (FFP2 o FFP3) – fin dal dicembre 2020. Secondo i test dei laboratori interpellati dal tg satirico la Model 2 risultava avere una capacità di filtrazione inferiore a quella di una comune mascherina chirurgica da 50 centesimi, mentre la Model 2.1 non aveva superato i nostri test sulla respirabilità. Sulle stesse mascherine, prese in esame dal tg satirico, era stata aperta nel frattempo un’inchiesta giudiziaria.
Dopo circa tre anni e mezzo dall’avvio delle indagini anche da parte della Procura di Milano – che sequestrò alcuni campioni di U-Mask per testarli – Elisabetta Maggio, l’imprenditrice che con la sua U-Earth Biotech inventò le mascherine sfoggiate da molti vip, ha chiesto l’affidamento in prova. La sua domanda dovrebbe venire accolta, con il parere favorevole della Procura. Ciò comporterebbe per lei la sospensione del processo penale che la vede imputata per frode in commercio. L’azienda produttrice – secondo quanto riporta Repubblica – sarebbe pronta a patteggiare una sanzione pecuniaria.
Secondo l’accusa, Maggio avrebbe fornito una falsa descrizione delle caratteristiche del suo prodotto in vendita. Un prodotto che, in quel periodo di emergenza sanitaria, era da considerarsi un servizio salvavita per le persone. Proprio durante il Covid, Maggio aveva cominciato a vendere le sua mascherine, presentandole come in grado di filtrare l’aria dai virus al 98-99%.
U-Mask, l’inchiesta di Moreno Morello per Striscia la notizia
E proprio delle U-Mask si è occupata più volte Striscia la notizia. Il 25 gennaio 2021 Moreno Morello ci ha parlato per la prima volta in un servizio di queste mascherine indossate da diversi personaggi noti come influencer, politici, calciatori e piloti di Formula 1. Ma l’inchiesta era partita mesi prima, all’inizio di dicembre, quando Striscia ha cominciato ad avere alcuni dubbi sull’efficacia di queste mascherine. I dispositivi di protezione da Coronavirus U-Mask erano stati messi in commercio come se fossero prodotti prodigiosi. Ma filtravano davvero tutto? Non convinto, Morello ha fatto analizzare le mascherine ad alcuni laboratori qualificati. E i risultati sono stati sorprendenti.
Il ricorso di U-Earth Biotech al Tar del Lazio: istanza respinta
Il 14 gennaio 2022 Moreno Morello ci ha aggiornato sulla vicenda delle U-Mask, ai cui produttori l’Antitrust aveva inflitto 450mila euro di multa. La U-Earth Biotech era poi ricorsa al Tar del Lazio, che aveva però respinto l’istanza di sospensione dell’efficacia del provvedimento. In quell’occasione l’inviato ha anche parlato dell’indagine sulle mascherine aperta dalla Procura di Milano.