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Massimo D’Alema indagato: ecco gli scoop di Striscia ignorati finora dalla stampa nazionale

Massimo D’Alema indagato: ecco gli scoop di Striscia ignorati finora dalla stampa nazionale

Massimo D’Alema indagato: ecco gli scoop di Striscia ignorati finora dalla stampa nazionale

Pinuccio ha già dedicato 28 servizi al caso, dal 3 marzo 2022 al 15 dicembre. Dieci puntate che raccontano l’intrigo internazionale, dall’Italia alla Colombia.

Oggi la notizia dell’ex premier Massimo D’Alema indagato per corruzione internazionale aggravata per una presunta intermediazione nella vendita al governo colombiano di forniture militari è su tutti i giornali. Ma mesi fa nessuno se ne è voluto occupare, tranne Striscia la notizia (e il quotidiano La Verità). Il tg satirico di Antonio Ricci ha dedicato al caso 28 servizi, in onda dal 3 marzo al 15 dicembre 2022 (CLICCA QUI PER VEDERLI TUTTI).

Ecco alcuni scoop di Striscia sulla vendita di armi alla Colombia da parte di Leonardo e Fincantieri con presunto intermediario Massimo D’Alema: un affare da 4 miliardi con una commissione di 80 milioni di euro per i mediatori.

  1. 80 MILIONI! Pinuccio indaga sul tentativo di vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema, sul quale è stato diffuso un audio dal quotidiano La Verità in cui l’ex presidente del Consiglio dice: “Siamo convinti che alla fine riceveremo tutti noi 80 milioni di euro”.  Di cosa sta parlando, se nella compravendita di armi tra Stati sono illegali le mediazioni di privati? Il servizio del 3 marzo 2022:

  1. LA RIUNIONE DI BOGOTÀ: il 23 marzo 2022 Striscia mostra in esclusiva la foto divenuta poi celebre della riunione di Bogotà, a cui parteciparono i broker Emanuele Caruso e Francesco Amato, l’ex sindaco di Carmiano ed ex collaboratore di Massimo D’Alema Giancarlo Mazzotta e i colombiani. Tra loro, alcuni membri del ministero della Difesa ed Edgar Ignacio Fierro Florez – nome di battaglia “Don Antonio” –, un ex comandante di un gruppo paramilitare di estrema destra coinvolto anche nel narcotraffico, già condannato a 40 anni di carcere per vari reati, compresi alcuni omicidi. L’incontro fu segreto ma non segretissimo, visto che finì nelle storie Instagram di Paride Mazzotta, figlio di Giancarlo e consigliere regionale pugliese di Forza Italia. Clicca qui per il servizio.

  1. I DOCUMENTI INEDITI SULL’ACCORDO PRELIMINARE: il 10 marzo 2022 il tg satirico svela alcuni documenti inediti. La prova di una videocall a cui avrebbero dovuto partecipare Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, Giuseppe Giordo, il direttore generale di Fincantieri, Umberto Bonavita per lo studio americano Robert Allen Law, Diego Andrés Molano Aponte, ministro della Difesa colombiano, e l’ex premier italiano Massimo D’Alema. E un preliminare tra Fincantieri e membri del ministero della Difesa colombiano, con tanto di firme in calce, e la società Robert Allen come garante.

  1. L’INTERVISTA A EMANUELE CARUSO: il 21 marzo 2022 Pinuccio riesce a intervistare in esclusiva il broker Emanuele Caruso, che avrebbe operato «come consulente per la cooperazione internazionale del ministero degli Esteri della Colombia» ed è accusato di sostituzione di persona e truffa. Caruso ricostruisce dettagliatamente con l’inviato di Striscia le fasi del tentativo di vendita di armi alla Colombia e all’inviato rivela che l’intermediazione di Massimo D’Alema non sarebbe stata «Beneficienza, ma una vera a propria consulenza professionale». Clicca qui per il servizio.

  1. FINCANTIERI, CADE LA PRIMA TESTA. Prosegue l’inchiesta di Pinuccio sul caso della vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema. Dopo che il dg navi militari di Fincantieri Giuseppe Giordo è stato sospeso dal suo incarico grazie all’inchiesta di Striscia che ha mostrato in esclusiva la foto del manager all’incontro di Bogotà, l’inviato svela nuovi messaggi inediti in cui ci si accordava sull’incontro a Bogotà. E ci sono diverse stranezze.

  1. LA VERSIONE DI PROFUMO. Chiamato a spiegarsi in Senato, Alessandro Profumo, ad di Leonardo S.p.A., ammette il coinvolgimento di Massimo D’Alema nella trattativa sulla vendita di armi alla Colombia. Poi però specifica che l’ex premier non aveva alcun mandato, formale o informale, per trattare per conto di Leonardo e che comunque non avrebbe guadagnato niente dall’affare. Ma le intercettazioni di cui è in possesso Striscia lo contraddicono. Clicca qui per il servizio.

  1. LE AMMISSIONI DI BONO. Qualche giorno dopo, alla commissione Difesa del Senato è il turno dell’ad di Fincantieri Giuseppe Bono, che risponde ad alcune domande poste dal senatore Maurizio Gasparri. Dal suo intervento emergono fatti importanti. Il servizio del 13 aprile 2022:

  1. D’ALEMA E LE ARMI: L’IMBARAZZO DELLA SINISTRA. Enrico Lucci chiede ai parlamentari di sinistra che cosa pensano del ruolo di Massimo D’Alema nella trattativa per la vendita di armi alla Colombia: da Laura Boldrini a Nicola Fratoianni e Stefano Fassina, a Nico Stumpo, l’imbarazzo è palpabile. Clicca qui per il servizio del 27 aprile 2022.

  1. LA SVOLTA GIUDIZIARIA. Pinuccio torna a occuparsi del caso della vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema, perché la vicenda ha avuto una svolta giudiziaria, sono partite le prime perquisizioni ma l’ex premier sembra aver bisogno di una rinfrescata alla memoria. Clicca qui per il servizio del 23 maggio 2022.

  1. PERCHE’ NON NE PARLA NESSUNO? Mentre il Qatargate (in attesa degli ulteriori sviluppi dell’indagine) è esploso anche sui media, il 15 dicembre 2022 Striscia ricorda che c’è un caso altrettanto grave che non si è filato quasi nessuno. In pochi (è un eufemismo) infatti hanno dato spazio allo scandalo che coinvolgeva Massimo D’Alema, presunto intermediario nella vendita di armi alla Colombia, un affare da 4 miliardi per Leonardo e Fincantieri, con 80 milioni di euro di possibili provvigioni per i mediatori. Striscia la notizia, invece, lo ha seguito fin dall’inizio insieme a un unico quotidiano, La Verità.

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