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Pistoiese Calcio, dopo la crisi arrivano gli arresti. Il servizio di Striscia

Pistoiese Calcio, dopo la crisi arrivano gli arresti. Il servizio di Striscia

Pistoiese Calcio, dopo la crisi arrivano gli arresti. Il servizio di Striscia

L’ex “garante” Maurizio De Simone era stato inibito dalla FIGC, ma continuava a essere operativo nella gestione del club. Ora è in carcere. In totale le misure cautelari sono 24, otto in carcere, 14 agli arresti domiciliari e due interdittive a svolgere attività professionale e commerciale. L’intervista di Chiara Squaglia a De Simone del 28 febbraio.

Sono 24 le misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma, Mara Mattioli, su richiesta del Procuratore Donata Patricia Costa. L’accusa riguarda diversi reati finanziari ai danni dell’Unione Europea: frode fiscale, riciclaggio e bancarotta. Alcune di queste persone, originarie di Avellino, hanno o hanno avuto a che fare con la Pistoiese Calcio. Tra loro, Maurizio De Simone, 43 anni, arrestato proprio nella sede della società calcistica e trasferito poi nel carcere di Pistoia. Di lui, ex garante del trust “Orange” proprietario della società sportiva, si è occupata anche Striscia la notizia. Infatti, il 28 febbraio 2024 Chiara Squaglia l’ha incontrato e ha cercato di fare luce sulla sua posizione perché, nonostante fosse stato ufficialmente inibito per cinque anni dalla FIGC, era in realtà ancora operativo nella gestione della squadra. Inoltre, il club è pieno di debiti e l’inviata ha provato a fare chiarezza anche su questo punto.

Non solo Maurizio De Simone, in carcere anche Stefan Lehmann, ex proprietario della Pistoiese Calcio

In totale le persone finite in carcere sono otto. Tra queste, oltre a De Simone, c’è anche il tedesco Stefan Lehmann, ex proprietario della Pistoiese, detenendo le quote di maggioranza della “Holding Arancione”. Dopo essere stato indagato nel 2022 a Venezia per evasione dell’Iva, l’uomo aveva ceduto le quote a una società inglese.

Omar Vecchione agli arresti domiciliari. Anche lui faceva parte della società calcistica

Agli arresti domiciliari sono invece finiti in 14, tra cui l’avellinese Omar Vecchione. Anche lui aveva fatto parte della stessa società calcistica attraverso la sua Omav, un’azienda di servizi per le imprese con sede legale a Roma e con altre unità operative sparse sul territorio nazionale. Come dipendente della Omav, De Simone era riuscito ad aggirare la squalifica della FIGC per operare nel club arancione. Le altre due misure cautelari, infine, sono interdittive a svolgere attività professionale e commerciale.

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