Tre sorelle furono assassinate il 25 novembre 1960 dalla polizia segreta della Repubblica Dominicana. È per questo che proprio il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La ricorrenza è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
I nomi delle tre sorelle uccise erano Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, che si erano opposte al dittatore Rafael Trujillo e al suo regime fortemente anticomunista e incentrato sulla repressione del dissenso e di ogni opposizione al governo. Per le loro idee le tre donne, conosciute con il nome “Las Mariposas”, le farfalle, furono bastonate e uccise e la loro morte fu fatta passare per un incidente.
Striscia la notizia è in prima linea contro la violenza sulle donne e ha dedicato diversi servizi sul tema. Come questo di Rajae Bezzaz sullo stalking del 31 maggio 2024. L’inviata ha fornito ad alcune donne vittime di stalking dettagli utili circa un prezioso strumento che serve a difendere la propria integrità fisica e psicologica: l’ammonimento da parte del Questore. Poi ha chiesto ad alcune donne di raccontare la loro esperienza e ha così scoperto che l’ammonimento funziona ma solleva un problema non da poco…
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: nel 2023 almeno 85.000 femminicidi
Le Nazioni Unite hanno reso noti i dati relativi al 2023 e il quadro che ne emerge è preoccupante: nel mondo sono state uccise almeno 85.000 donne e ragazze e il più delle volte i loro aguzzini sono stati i parenti. Il luogo più pericoloso per le donne è l’abitazione e il 60% di loro è vittima del «coniuge o di altri membri della famiglia». Il totale è 140 femminicidi al giorno, uno ogni 10 minuti. Le zone del mondo in cui ne accadono di più sono i Caraibi, l’America Centrale, l’Africa. In America e in Europa i responsabili sono per lo più i partner, nel resto del mondo sono i familiari in generale.
Anche nel servizio del 27 aprile 2024 Rajae Bezzaz si è occupata di stalking, parlandoci del caso di Carmen, una donna di Cinisello Balsamo vittima di molestie. L’inviata è partita dal chiedersi perché le Forze dell’ordine facessero fatica a intervenire in casi del genere. E, con l’aiuto di Salvatore Anania (dirigente Divisione Anticrimine) ha spiegato i vantaggi dell’ammonimento. Si tratta di uno strumento che può essere attivato senza alcuna assistenza legale, permettendo alla polizia di agire più rapidamente.
Tutto quello che c’è da sapere sui numeri utili e la App YouPol
Partiamo dai contatti utili: 112 è il numero di emergenza unico in Europa. Il 1522 è invece quello della Rete nazionale anti-violenza. La Polizia italiana promuove (anche con un video) la possibilità di inoltrare segnalazioni anonime direttamente dalla App YouPol, che è disponibile su App Store e su Google play.
Il numero 1522 offre una risposta orientativa, informativa e di sostegno, al di là della quale esistono le case rifugio che accolgono donne e minori in strutture sicure. I centri antiviolenza forniscono supporto psicologico e assistenza legale. Le persone vittime di violenza hanno diritto a chiedere il risarcimento dei danni derivanti da reato, a ricevere comunicazione delle misure disposte a loro tutela, ad avere informazioni sullo stato del procedimento, a ricevere gratuitamente consulenza e assistenza legale.