Striscia la notizia pochi giorni fa ha messo in guardia da alcuni siti fake di assicurazioni online. Controllare sul registro Ivass dovrebbe essere una tutela. Ma Moreno Morello ha dimostrato – con questo servizio del 3 maggio 2025 – che a volte può non essere sufficiente, visto che molti siti web mutano il dominio, che qualcuno cambia attività e si dimentica di rimuovere le vecchie informazioni. È di questo che si appropriano e si approfittano certi truffatori: sottopongono ai naviganti della Rete pagine che sembrano autorizzate (ma non lo sono) e li fanno cadere in trappola…
E così l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni proprio in queste ore ha denunciato un sito fake, non riconducibile al registro, e ha raccomandato agli intermediari di segnalare i siti internet di cui non si è titolari, rimuovendoli dal Registro e dandone tempestiva informativa all’Istituto all’indirizzo [email protected].
A questo proposito, tuttavia, per l’Unione Nazionale Consumatori l’intervento dell’Istituto è importante ma non basta. «Giusto l’appello dell’Ivass. Urgono, però, sanzioni a quegli intermediari autorizzati che cambiano sito internet e non provvedono in contemporanea a segnalare all’Ivass la modifica e la cancellazione di quello vecchio, consentendo ai truffatori di impossessarsi del loro dominio dismesso che risulta ancora nel Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI)» ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Questa ambiguità nelle “paternità” dei domini vanifica, secondo Dona, anche i controlli dei consumatori più accorti, proprio perché l’indirizzo del sito fake risulta ancora negli elenchi ufficiali. «Una truffa denunciata recentemente da Striscia la Notizia. Un fatto grave anche perché è rimasta irrisolta l’ingiustizia da noi denunciata, ossia che l’articolo 193 comma 2 del Codice della strada che commina una sanzione da 866 a 3.464 euro a chiunque circola senza la copertura dell’assicurazione, non distingue» tra due tipologie di persone assai diverse. E cioè tra «chi irresponsabilmente e con dolo non si è assicurato e l’automobilista in perfetta buona fede che circola senza la copertura assicurativa perché, vittima di una truffa, ha sottoscritto e pagato per una polizza falsa, magari pure dopo essere stato tratto in inganno proprio da questi truffatori» conclude il presidente della prima associazione di difesa dei consumatori in Italia.