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Stalking e femminicidi, la Polizia: «L’ammonimento è decisivo»

Stalking e femminicidi, la Polizia: «L’ammonimento è decisivo»

Stalking e femminicidi, la Polizia: «L’ammonimento è decisivo»

Non è solo stalking: può essere l’anteprima di un femminicidio o di un’esplosione di violenza. Ecco perché ognuno di noi può e deve fare la differenza. Nel servizio di Striscia la notizia del 27 aprile 2024 l’inviata Rajae Bezzaz intervista una donna vittima di stalking e la aiuta a proteggersi, dando la parola ad altre persone che hanno interrotto simili spirali di violenza grazie all’efficacia dell’«ammonimento». L’inviata spiega, grazie a un dirigente della Divisione Anticrimine, le modifiche alla legge 168 approvate dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin: qualora il soggetto ammonito dal Questore dovesse persistere nelle condotte moleste il procedimento penale verrebbe avviato d’ufficio.


Ed ecco perché la Polizia di Stato ha deciso di realizzare una brochure operativa, molto chiara nei dettagli: lo scopo è far conoscere lo strumento dell’ammonimento da parte del Questore, che può aiutare immediatamente le vittime di soprusi, molestie, privazione della libertà. Una risposta concreta per coloro che temono per la propria incolumità e per quella di altre donne e minori accanto a loro. «Anche tu puoi salvare una vita» è il messaggio principale di questo opuscolo che potete leggere nella sua interezza in questa pagina del sito di Striscia la notizia.

Tutto quello che c’è da sapere sui numeri utili e la App Youpol

Partiamo dai contatti utili: 112 è il numero di emergenza unico in Europa. Il 1522 è invece quello della rete nazionale anti-violenza. La Polizia italiana promuove (anche con un video) la possibilità di inoltrare segnalazioni anonime direttamente dalla App Youpol, che è disponibile su App Store e su Google play.
Il numero 1522 offre una risposta orientativa, informativa e di sostegno, al di là della quale esistono le case rifugio che accolgono donne e minori in strutture sicure. I centri antiviolenza forniscono supporto psicologico e assistenza legale. Le persone vittime di violenza hanno diritto a chiedere il risarcimento dei danni derivanti da reato, a ricevere comunicazione delle misure disposte a loro tutela, ad avere informazioni sullo stato del procedimento, a ricevere gratuitamente consulenza e assistenza legale.

Le spie: isolamento, colpevolizzazione, scoppi d’ira, percosse, minacce, controllo continuo

Non solo cifre. La Polizia di Stato si impegna anche a individuare le spie di un malessere che può sfociare in soprusi: isolamento, umiliazione, accuse ingiustificate, colpevolizzazione, scoppi d’ira, percosse, minacce. E poi ancora, l‘elenco è ampio: violazione di domicilio, insulti, danneggiamenti, controllo continuo, derisione, possesso. «Tutto questo non è amore» è il senso della campagna. «Non sei sola» una delle risposte.

Che cos’è l’ammonimento e a cosa serve

Ma che cosa significa ammonimento? L’ammonimento del Questore mira a interrompere le condotte dell’autore anche in assenza di un procedimento penale. È una misura di prevenzione di competenza esclusiva del Questore, che ha lo scopo di garantire una tutela rapida alla vittima. Consiste nell’intimare all’autore di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui.

Quali sono i vantaggi di questo strumento di prevenzione dei crimini

– È gratuito e non serve l’assistenza di un legale
– L’istanza o la segnalazione può essere presentata in un qualsiasi ufficio della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri
– Consente di intervenire in maniera rapida per interrompere le condotte e il ciclo della violenza
– Non è un procedimento penale: permette di agire con gradualità
– Sono previsti la procedibilità d’ufficio e l’aggravamento della pena in caso di reiterazione delle condotte da parte del soggetto ammonito
– Le pene sono aggravate se il soggetto non interrompe le condotte

Le due casistiche che contemplano l’adozione dell’ammonimento

1) L’ammonimento per stalking o revenge porn è adottato su istanza della vittima
2) L’ammonimento per violenza domestica può essere adottato su iniziativa del Questore, anche senza istanza della vittima (su segnalazione di terzi).
Nel primo dei casi citati è necessario esporre in un ufficio di Polizia gli episodi di cui si è vittime: telefonate, messaggi, appostamenti, lesioni, percosse, diffusione senza consenso di immagini o video sessualmente espliciti. È importante portare con sé, se disponibili, documenti, referti, lettere, biglietti, foto, video, chat, riscontri della diffusione illecita di materiali audio o video (come screenshot e link) e indicare dei testimoni se ci sono.
La seconda opzione scatta invece quando viene segnalato, in forma non anonima, un episodio di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio o danneggiamento in ambito di violenza domestica. Succede quando un vicino o un conoscente della vittima assiste a episodi di maltrattamenti e sceglie di tutelarla: le generalità di chi segnala non risulteranno in nessun atto del procedimento.

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